23/01/2020

Cronaca

Crisi: commercianti alla disperazione. La Regione Piemonte: “Sosterremo chi è in difficoltà”

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“I fenomeni di protesta, come la serrata di negozi e mercati e i presidi che si sono svolti nella mattinata di mercoledì 22 gennaio a Torino, devono ricevere l’attenzione che meritano. Non si può rimanere indifferenti di fronte alle chiusure definitive, ormai giornaliere, di moltissime piccole e medie imprese. Per questo – afferma l’assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio, Vittoria Poggio – una delegazione di manifestanti è stata accolta ed ascoltata negli uffici della Regione. Ai manifestanti è stato promesso un incontro con il presidente Alberto Cirio ed un impegno nella ricerca di fondi da mettere a disposizione dei commercianti in difficoltà”.

“Su questi punti – prosegue l’assessore Poggio – stiamo lavorando da tempo, perché siamo ben consapevoli di quanto il ruolo del commercio tradizionale sia strategico per moltissime famiglie, per l’economia di tante comunità e per la qualità della vita dei centri urbani. Per questo, ben conoscendo, anche per la mia storia personale e professionale, le difficoltà che gli operatori di questo settore stanno attraversando, posso assicurare alle categorie che oggi hanno manifestato, che con il presidente ed i colleghi di Giunta ed in stretta sinergia con le associazioni di categoria, stiamo lavorando assiduamente affinché possano essere individuate tutte le soluzioni necessarie, per agevolare queste attività imprenditoriali. Non si può dunque rimanere indifferenti di fronte alle chiusure di moltissime piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia delle nostre città ed un insostituibile presidio urbano e sociale. Il valore delle attività di vicinato, infatti, va ben oltre il loro ruolo economico, per la funzione aggregante ed identitaria che svolgono all’interno dei contesti urbani, garantendone la vitalità, siano essi piccoli sobborghi o grandi città. L’emergenza del piccolo commercio non è soltanto economica, ma un vero e proprio allarme sociale”.

“Le competenze professionali e la dignità personale dei piccoli imprenditori commerciali devono essere salvaguardate: questo mi è ben chiaro e su questo, per quanto di competenza regionale, mi sto impegnando -continua l’assessore Poggio -. Gli ultimi interventi del Governo, contenuti nella Legge di Bilancio 2020, hanno ulteriormente aggravato una situazione già particolarmente complessa, alla quale si aggiunge la crescita esponenziale e continua della burocrazia a cui gli imprenditori devono sottostare per esercitare regolarmente la propria attività. Ma anche la stessa normativa che regolamenta il commercio in Piemonte, risalente ormai al 1999, con la legge numero 28, va necessariamente aggiornata, affinché possa dare risposte concrete ed efficaci alle mutate esigenze del contesto cui si riferisce. E’ necessario arrivare a provvedimenti di sburocratizzazione e semplificazione partendo proprio da una revisione della normativa regionale.

L’iter di questa revisione non sarà rapido né immediato, spiega l’assessore ma in ragione delle urgenze della categoria, l’amministratore assicura che il suo assessorato è al lavoro con le associazioni di rappresentanza, per introdurre anche provvedimenti sperimentali, come i Distretti Urbani del Commercio, affinché si possa avviare una nuova stagione, che sia di ripresa e sviluppo per l’intero comparto. L’impegno dell’assessore Poggio si dispiega, stando a quanto spiega, su più fronti. Il primo è quello di lavorare affinché siano stanziate sul bilancio previsionale della Regione quante più risorse possibili a sostegno dei piccoli imprenditori e siano attivate, nelle more della complessiva revisione normativa regionale, anche misure più immediate, come i citati Duc.

“Ma mi farò portavoce presso le sedi di governo affinché, anche a livello nazionale, si proceda con una semplificazione della normativa di riferimento, che porti un concreto vantaggio alle categorie citate. Sburocratizzazione, semplificazione, agevolazioni per le micro e piccole imprese, sperimentazione dei Distretti Urbani del Commercio e di tutte quelle formule che attribuiscano valore aggiunto alle attività di vicinato sono, dunque, le priorità alle quali sto lavorando e che saranno oggetto di un Tavolo di confronto con Confcommercio e Confesercenti, già fissato per il 29 gennaio”.

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