
20/02/2021
Sanità
Emergenza Covid: confermata in Canavese la presenza dei primi tre casi di variante inglese
Sono stati ufficialmente confermati i primi tre casi di variante inglese sul territorio canavesano mentre un quarto caso è in attesa di valutazione clinica. I casi sono stati accertati nella giornata di giovedì 18 febbraio. Pare che ad essere contagiata sia stata una persona di ritorno dalla Gran Bretagna che ha in seguito contagiato i conviventi. Adesso si trovano tutti in isolamento.
Stando a quanto attesta l’Istituto Superiore di Sanità i casi di variante inglese in Italia si stima siano il 17,8%. Per quanto concerne l’andamento dei casi positivi nel territorio di pertinenza dell’Asl T04, a ieri, venerdì 19 febbraio, la curva è sostanzialmente piatta e il numero dei ricoveri negli ospedali canavesani si attesta a 264.
“Il risultato dell’indagine – si legge nel sito dell’Iss – ci dice che nel nostro Paese, così come nel resto d’Europa (in Francia la prevalenza è del 20-25%, in Germania è sopra il 20%), c’è una circolazione sostenuta della variante, che probabilmente è destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi.
A livello nazionale la stima di prevalenza della cosiddetta ‘variante inglese’ del virus Sars-CoV-2 è pari a 17,8%. Sono questi i risultati preliminari della ‘flash survey’ condotta dall’Iss e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali.
Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus, secondo le modalità descritte nella circolare del ministero della Salute dello scorso 8 febbraio. I campioni analizzati sono stati in totale 852 per 82 laboratori, provenienti da 16 regioni e province autonome, ripartiti in base alla popolazione. Il risultato medio è in linea con quello di altre survey condotte in Europa. Il range di prevalenze sembra suggerire una diversa maturità della sub-epidemia determinata probabilmente da differenze nella data di introduzione della variante stessa. È presumibile, pertanto, che tali differenze vadano ad appiattirsi nel corso del tempo.
Il risultato dell’indagine ci dice che nel nostro Paese, così come nel resto d’Europa (in Francia la prevalenza è del 20-25%, in Germania sopra il 20%), c’è una circolazione sostenuta della variante, che probabilmente è destinata a diventare quella prevalente nei prossimi mesi. La necessità di monitorarne attentamente la prevalenza deriva dalla sua maggiore trasmissibilità rispetto al virus originale. Un attento monitoraggio ci consentirebbe, assieme al rafforzamento delle misure di mitigazione, di contenere e arginare gli effetti della nuova variante mentre si prosegue con le vaccinazioni, che restano comunque efficaci anche contro il virus mutato”.
05/03/2021
Cronaca
Il Nursing Up denuncia una presunta condotta antisindacale. La precisazione dell’Asl T04
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Asl To4 in relazione ad una presunta condotta antisindacale che […]
leggi tutto...05/03/2021
Cronaca
Canavese: il Covid colpisce anche le elezioni comunali. Il voto è rinviato al prossimo autunno
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, […]
leggi tutto...04/03/2021
Cronaca
Aeroporto di Caselle: la Compagnia aerea Wizz Air annuncia la nuova rotta Torino-Palermo
Wizz Air, la principale compagnia low cost dell’Europa Centrorientale, annuncia oggi l’espansione del proprio network da […]
leggi tutto...04/03/2021
Sanità
La Regione pensa agli infermieri volontari per contrastare il Covid, ma il Nursind si oppone
Infermieri impiegati nei reparti Covid e nella Terapie intensive. Infermieri in servizio negli Hot-spot in cui […]
leggi tutto...04/03/2021
Sanità
Emergenza Coronavirus: drammatico boom di nuovi casi. I contagiati sono oggi 2.167. 26 i decessi
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI IN PIEMONTE Alle ore 16,30 di oggi, giovedì 4 marzo, l’Unità di […]
leggi tutto...04/03/2021
Cronaca
Solidarietà: Nova Coop nel 2020 ha superato i dieci milioni di euro in restituzioni al territorio
Il 2020 è stato l’anno della più grave recessione dal Dopoguerra, che ha colpito un Paese […]
leggi tutto...