
Coronavirus e lavoro, Bellino (Fiom): “Sarà dura, ma le imprese canavesane rialzeranno la testa”
Il Coronavirus ha letteralmente flagellato anche il sistema produttivo canavesano e nella fattispecie il comparto metalmeccanico. L’onda d’urto della pandemia è stata devastante, ma il comparto manifatturiero ha resistito con caparbietà. In questi due mesi di lock down su 15 mila addetti del settore metalmeccanico, impiegati nelle oltre 250 aziende tra piccole di grandi dimensioni, almeno 5 mila hanno continuato a lavorare in condizioni di massima sicurezza. Un segnale importante, come sottolinea il responsabile della Fiom-Cgil del Canavese Fabrizio Bellino, che dimostra come il Canavese abbia voglia di riprendere, nel rispetto della normativa legata all’epidemia, di lavorare a pieno ritmo.
In questa fase Rsu, sindacati e imprenditori hanno lavorato insieme con un unico obiettivo: quello di tornare a produrre nell’interesse comune. La ripresa sarà difficile e lunga, ma Fabrizio Bellino si dichiara convinto, sulla scorta della sua lunga esperienza di funzionario sindacale, che nell’arco di un anno il sistema manifatturiero tornerà a lavorare a pieno ritmo. “Il Coronavirus ci ha insegnato molte cose – afferma il funzionario sindacale -. Il clima di collaborazione instaurato con gli imprenditori sia pure nei rispettivi ruoli, ha fatto capire a tutti che la ripresa è possibile soltanto se si perseguono obiettivi comuni nell’interesse dei lavoratori e, conseguentemente con quello degli industriali. Abbiamo lavorato molto sulla sanificazione dei luoghi di lavoro per fare in modo che i dipendenti possano lavorare in ambienti sicuri e lo abbiamo fatto fianco a fianco con la consapevolezza che se le fabbriche riaprono i cancelli questo non può essere che un bene per tutti”.
Non è più il momento delle contrapposizioni. È il momento della collaborazione all’insegna della franchezza e senza “furberie” per speculare sull’emergenza. “Sono convinto che l’industria canavesana, sia pure con difficoltà – afferma Fabrizio Bellino -, sarà capace di rialzare la testa, puntando sulla riconversione e sulla qualità per conquistare nuove fette di mercato in tutto il mondo. Sì, ce la faremo”.
La perdita di importanti quote di un mercato stravolto dallo Tsunami pesa come un macigno e getta più di un’ombra sul sistema produttivo locale. “I canavesani hanno attraversato in passato momenti non meno drammatici – conclude Bellino -. In questo momento, se tutti ci rimboccheremo le maniche il futuro forse sarà meno tragico di quanto non appaia in questo momento”.
Nel frattempo, c’è trepida attesa per il decreto di aprile, che sarà varato forse domani, venerdì 8 maggio e che contemplerà, con ogni probabilità, il rinnovo della cassa integrazione deroga per altre nove settimane e lo stanziamento di 55 miliardi di euro per il sostegno alle famiglie in difficoltà e alle imprese.