
Confindustria festeggia i 110 anni. Dario Gallina, Unione Industriale: “La sfida è la mobilità elettrica”

Confindustria celebra 110 anni. Dario Gallina, Unione Industriale: “Il passato ci insegna a guardare al futuro”.
Una regione matrigna: è il Piemonte. Il luogo dove tutto è nato e dove tutto è stato in seguito “scippato”. A Torino sono nati la Grande Moda, il Cinema, la Televisione, La Fiat e, conseguentemente la Confindustria che oggi, sabato 1° febbraio ha celebrato il 110° compleanno. A Torino è nato il sistema manifatturiero del Paese e in questa città oggi si gioca una delle partite industriali più importanti: quella del passaggio dal settore automotive (che è stato una delle grandi ricchezze della regione e della penisola) alla mobilità elettrica. In ogni caso il futuro sviluppo del sistema industriale resta il tema centrale da affrontare con urgenza e in modo adeguato.
La celebrazione del genetliaco di Confindustria si è svolta nelle Officine Grandi Riparazioni (ex OGR) e hanno partecipato Dario Gallina, presidente dell’Unione Industriale di Torino, Gian Maria Gros-Pietro, presidente Intesa Sanpaolo, il giornalista e storico Paolo Mieli (ex direttore del Corriere della Sera), Valerio Castronovo (storico) e Rosario Forlenza (storico), il professor Romano Prodi, Innocenzo Cipolletta (economista), il politologo Marc Lazar e l’editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito e, ultimo ma non ultimo, Vincenzo Boccia presidente di Confindustria. In prima fila figure di spicco come quella di Emma Marcegaglia (probabile candidata alla presidenza nazionale di Confindustria), Enrico Salza e Giovanni Quaglia. Nel corso della mattinata si è parlato di economia, della Brexit, dell’imminente futuro che richiede nuove competenze e la creazione di nuove figure professionali. Un sfida importante e non facile da vincere.
A fare gli onori di casa è stato Dario Gallina, presidente dell’Unione Industriale: “Centodieci anni anni sono un periodo lungo, specie per un Paese come l’Italia la cui storia unitaria è iniziata soltanto nel 1861. Ciò significa che Confindustria ha attraversato la gran parte della vicenda italiana, a partire dagli albori del Novecento. Solo quando si volge lo sguardo al passato e lo si ripercorre, si può comprendere come sia stato vasto e importante il progresso che l’Italia ha vissuto. Non poco della sorte dell’Italia e della sua proiezione in Europa e nel sistema globale dipendono anche dall’impegno con cui Confindustria svolgerà la sua missione“.
A Torino, celebriamo la storia di Confindustria e dell’Italia, oggi uno dei Paesi più avanzati al mondo, per il quale in 110 anni abbiamo elaborato visioni e strategie, tracciato linee per il progresso, sostenuto battaglie, in un confronto mai facile tra governi e forze produttive, imprese e sindacati, per la diffusione dell’occupazione e del benessere – è stato detto -. Una missione, che da sempre sentiamo nostra: sostenere la libertà d’iniziativa, il talento, l’innovazione, la crescita. Con vocazione europeista, per uno sviluppo responsabile e sostenibile, oltre le rivalità nazionali e le barriere protezionistiche. Il nostro è un viaggio tra fermenti imprenditoriali, creativi e scientifici, ed evoluzione socioeconomica dell’Italia. L’anima del Paese e di Confindustria: la base per costruire insieme una riflessione collettiva sulle sfide del domani, perché il domani è già qui, oggi”.