03/04/2025

Cronaca

Comunità Energetiche Rinnovabili a rischio stallo: il consigliere Bartoli chiede finanziamenti agevolati

Canavese

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Comunità Energetiche Rinnovabili a rischio stallo: il consigliere Bartoli chiede finanziamenti agevolati

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rischiano di fermarsi a causa della mancanza di strumenti finanziari adeguati, e il Piemonte è tra le regioni più colpite. Per affrontare il problema, nel corso di un incontro al Ministero dell’Ambiente, è stata avanzata una proposta chiara: coinvolgere Cassa Depositi e Prestiti per offrire finanziamenti agevolati e consentire agli enti locali di fornire garanzie pubbliche sui prestiti. Due misure che potrebbero sbloccare decine di progetti attualmente paralizzati. A portare la richiesta al ministro Gilberto Pichetto è stato Sergio Bartoli, Consigliere regionale del Piemonte (già sindaco di Ozegna) e presidente della V Commissione Ambiente, accompagnato dagli esperti Gaetano Chiantia ed Edoardo Petrarulo, presidente del Consiglio comunale di Beinasco.

“L’incontro è stato proficuo e costruttivo. Ho voluto rappresentare al Ministro l’urgenza di adottare misure concrete per garantire un futuro alle Comunità Energetiche Rinnovabili», ha dichiarato Bartoli, sottolineando la fragilità economica che minaccia numerose iniziative già avviate. In Piemonte si contano quasi cento CER attivate, ma la maggior parte è in fase di stallo. Il nodo principale è l’assenza di strumenti finanziari dedicati, che costringe le comunità a rivolgersi a finanziamenti ordinari, spesso con tassi elevati e richieste di garanzie insostenibili per gruppi di cittadini, piccole imprese e amministrazioni locali. «Questa criticità sta compromettendo la sostenibilità economica delle CER, mettendo a rischio non solo i progetti già avviati, ma anche l’accesso ai fondi europei. Non possiamo permetterci di perdere tempo”, ha ribadito Bartoli.

Il piano avanzato dal Piemonte prevede due interventi chiave: linee di credito agevolate gestite da Cassa Depositi e Prestiti, con soluzioni finanziarie specifiche per le esigenze delle CER, e garanzie pubbliche fornite dagli enti locali, che potrebbero emettere fideiussioni per ridurre il rischio percepito dalle banche e facilitare l’accesso al credito. L’obiettivo è garantire alle CER piemontesi un futuro sostenibile e la possibilità di sfruttare i fondi europei senza ostacoli finanziari. “Ringrazio il ministro Pichetto per la disponibilità e per il tempo prezioso che mi ha dedicato. Sono fiducioso che il Ministero comprenda la necessità di un intervento concreto per sbloccare la situazione delle CER e garantirne il pieno sviluppo”, ha concluso Bartoli.

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