
Comital-Lamalù: 131 famiglie alla disperazione. Il 31 l’incontro con il ministro Luigi Di Maio
Con lo svuotamente delle cisterne di kerosene ordinato dai curatori fallimentari, la strada per il salvataggio della Comital e Lamalù si fa tutta in discesa: l’ultima parola adesso spetta al Ministero per il Lavoro e lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio. Mercoledì 31 ottobre alle 9,00 il vicepresidente del Consiglio incontrerà l’assessore al Lavoro Gianna Pentenero e i funzionari sindacali. Lo scopo? Verificare se è possibile estendere anche alle aziende che si trovano come la Comital in procedura concorsuale, di accedere alla cassa integrazione straordinaria che è stata reintrodotta dal governo giallo-verde con il “decreto Genova”, ma che allo stato attuale delle cose non è applicabile nel caso della Comital-Lamalù.
I sindacati sono sempre più preoccupati mentre i 131 dipendenti sono alla disperazione. Lo svuotamento delle cisterne di kerosene usato per il funzionamento dei laminatoi sono un pessimo segnale.
Sarà un brutto inverno per i dipendenti dei due stabilimenti che da giugno sono senza stipendio e senza cassa integrazione: anche in caso di una possibile cessione i due stabilimenti sarebbero comunque stati fermi. Ma senza prospettive concrete, l’impatto sociale causato dalla cessazione dell’attività, sarebbe devastante.
E su questo sono tutti d’accordo.