
Chivasso, tutti presenti all’inaugurazione della nuova ala dell’ospedale, tranne i dipendenti

C’erano tutti alla cerimonia di inaugurazione della nuova ala dell’ospedale di Chivasso che si è svolta venerdì 26 gennaio: tutti meno che i dipendenti. In un’infuocata nota il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, rende noto che al personale non è stata concessa la possibolità di presenziare per non meglio precisati “motivi di sicurezza”. Giuseppe Summa, segretario territoriale del Nursind e Rsu dell’ospedale di Chivasso, condanna senza mezzi termini una decisione che definisce immotivata e, apparentemente, incomprensibile.
“Va bene che i dipendenti sono arrabbiatissimi (e ne hanno tutte le ragioni) con le istituzioni per le disastrose condizioni nelle quali sono costretti a lavorare – scrive Giuseppe Summa -, ma che addirittura possano essere pericolosi o riteniamo offensivo. Stiamo parlando di quei dipendenti che quotidianamente si fanno in quattro per mandare avanti una sistema che è quasi al collasso: gli stessi che in questo difficile periodo dell’anno hanno sopperito alla carenza di personale e a quella disorganizzativa (mancano persino i presidi) per garantire comunque al cittadino il diritto alla salute”.
Eppure, sottolinea il sindacalista, terminata la cerimonia a lavorare nei nuovi spazi dell’ospedale non saranno le istituzioni che hanno massicciamente preso parte alla cerimonia, quegli stessi dipendenti che sono considerati “un pericolo”.
Ma come se non bastasse, a seguito di alcuni malumori che ha creato la prima nota della direzione, quasi a voler rimediare all’errore commesso, è giunto l’invito rivolto a tutti i dipendenti per giovedì 1° febbraio quando le istituzioni non saranno presenti.
“Comprendiamo benissimo che alle inaugurazioni non possano presenziare tutti, ma questi eventi dovrebbero essere un momento di importante condivisione, con i cittadini e i professionisti che ci lavorano – afferma Giuseppe Summa -, e non un momento di campagna elettorale per la politica e i politici. Infine tra gli altri aspetti, il Nursind attende una formale convocazione da parte dell’azienda, affinchè possa essere presentata la nuova riorganizzazione dei servizi, come richiesto da circa un anno. Nel rispetto di tutti i lavoratori offesi, abbiamo deciso di declinare l’invito per il primo febbraio”.