
Chivasso, sit-in di protesta davanti all’ospedale per la carenza di organico in pronto soccorso
Una raccolta firme per migliorare il pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso e per protestare contro i tagli di personale: a lanciare l’iniziativa sono Salvatore Gregorutti e le associazioni ambientaliste di Chivasso. Al sit-in che si è svolto nella mattinata di domenica 18 novembre davanti all0ingresso della nuova ala della struttura ospedaliera ha partecipato anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.
“Continuiamo a vivere il grande disagio del pronto soccorso che nonostante l’abnegazione dei suoi operatori ha difficoltà enormi. E’ della scorsa settimana la notizia di oltre ottanta pazienti stipati e assistiti alla meno peggio nei locali del pronto. I tirocinanti vengono mandati allo sbaraglio e sfruttati in ogni modo – scrivono i promotori della protesta e della raccolta firme indirizzata all’assessore regionale alla Sanità Antorinio Saitta -. Un medico per turno. Tagli e ancora tagli. Nessun posto in più nei reparti e il mucchio cresce.
Non c’è un pediatra e quando arrivano i bimbi, e sono tanti, devono farlo scendere dal reparto, pregando che non ci sia un parto in corso, altrimenti le ore d’attesa son tante. Le visite prenotate da un anno per l’altro, quando non è più lunga l’attesa”.
L’appello è anche indirizzato al direttore generale dell’Asl T04, della quale fa parte il presidio sanitario chivassese, agli esponenti politici cittadini e ai sindaci del Distretto Sanitario di Chivasso. Nella fattispecie si chiede che sia incrementato il numero dei medici e degli infermieri del pronto soccorso, che contestualmente sia bloccata la chiusura dei reparti a favore delle strutture sanitarie di Ivrea e Ciriè e che siano riportati all’ospedale di Chivasso i reparti trasferiti e che “il nuovo ospedale non resti solo una scatola vuota e che il sindaco di Chivasso e tutti i sindaci del distretto facciano il massimo sforzo per salvare la sanità pubblica chivassese”.
Il consigliere regionale Davide Bono dopo il sit-in è stato accompagnato dal consigliere comunale M5S Fabio Cipolla alla postazione di Guardia Medica, giudicata poco sicura per la posizione isolata nella quale si trova attualmente e inadeguata al servizio di continuità assistenziale che deve garantire e nelle corsie della nuova ala dell’ospedale.