
Chivasso: i ragazzi giocarono a calcio in oratorio in zona rossa. Il parroco non pagherà la multa

Avrebbe dovuto pagare una sanzione di 533 euro per aver permesso ai ragazzi che frequentano la parrocchia di Santa Maria Assunta a Chivasso di disputare una partita di calcetto abusiva nel campetto che si trova all’interno della struttura parrocchiale. Ad essere stato sanzionato era stato, nel dicembre del 2020 era stato il parroco don Davide Smiderle perché in quel periodo il Piemonte era stato dichiarato zona rossa e le attività sportive erano state interdette.
Il sacerdote non accettò la sanzione fece ricorso al prefetto di Torino tramite uno studio legale. Da allora la prefettura subalpina ha non inviato nessuna risposta. La normativa vigente prevede che, trascorsi 210 giorni, il ricorso si può considerare accolto con la formula del silenzio assenso. I legali del parroco nel ricorso avevano fatto esplicito riferimento ai Patti Lateranensi che disciplinano i rapporti tra Stato e Chiesa, sostenendo la tesi che anche in zona rossa fosse possibile organizzare attività pastorali e che la partita di calcetto rientrava tra queste.
In assenza di risposta da parte della prefettura, quindi, don Davide Smiderle non pagherà la sanzione comminata.