
Chivasso: Castello (centrosinistra) è il nuovo sindaco. Ma il vero vincitore è l’astensionismo
Claudio Castello, alla guida del centrosinistra coalizzato con alcune liste civiche, dalle 00,16 di lunedì 26 giugno, è il nuovo sindaco di Chivasso con 4mila 914 voti (52.08 %) contro le 4 mila 522 preferenze (47.92 %) ottenute dallo sfidante Matteo Doria (centrodestra). E’ una manciata di voti quella che separa di due avversari entrambi penalizzati da un’affluenza alle urne decisamente imbarazzante: in sostanza, in occasione del ballottaggio del 25 giugno, quasi sei elettori su dieci hanno disertato i seggi.
Uno schiaffo simbolico della città a entrambi i candidati, al nuovo sindaco e l’esecutivo che lo affiancherà che nell’esercitare le sue funzioni come primo cittadino non potrà tenere conto di questo dato di fatto. E non è pensabile che basti una vittoria di Pirro per riposare sugli allori, perché se è vero che c’è un vincitore in questa campagna elettorale, è l’astensionismo. Claudio Castello si è affermato nei seggi di Chivasso centro mentre nelle frazioni a prevalere è stato il candidato del centrodestra Matteo Doria.
Claudio Castello e la squadra che lo affiancherà nei prossimi anni, avranno a che fare con una città di ricostruire e da rimettere in moto, soprattutto dal punto di vista dell’economia e del welfare. D’altro canto l’amministrazione Ciuffreda (della quale Castello ha fatto parte come assessore) non si è certo contraddistinta per inventiva e dinamicità. Sui social fioccano in queste ore le congratulazioni di candidati di entrambi gli schieramenti: una bella lezione di fair play, ma ciò non toglie che questo risultato lascia l’amaro in bocca. E non è un bel sapore. Non solo per gli sconfitti.