
Castellamonte, slitta ancora il trasferimento del nuovo comando e i vigili lavorano al gelo

I vigili urbani di Castellamonte lavorano in uffici perennemente gelati. Fa più freddo nella vecchia sede che all’esterno. Eppure il trasloco del comando aveva fatto ben sperare anche in un miglioramento del servizio pubblico. Il trasferimento, deciso il 16 aprile del 2014, dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Mascheroni dal vecchio ospedale, ormai obsoleto, all’ex scuola media Cresto, sembrava di buon auspicio.
E invece gli agenti sono sempre nei locali dell’ex struttura ospedaliera, costretti a lavorare al freddo perché l’impianto di riscaldamento è stato disattivato per evitare di pagare bollette astronomiche. Da oltre un anno il personale in servizio a costretto a ricorrere all’ausilio delle stufette elettriche. I nuovi uffici dell’ex scuola media Cresto sono desolatamente vuoti: soltanto qualche settimana fa i tecnici del gestore telefonico hanno installato le linee telefoniche.
Niente male per un trasferimento annunciato con toni trionfalisti dall’Amministrazione e che non è mai avvenuto. La volontà di porre rimedio al disagio è ormai divenuta un’urgenza ma, per prudenza, questa volta nessuno se la sente di annunciare scadenze temporali perché un anno e mezzo fa, probabilmente si sono fatti i conti senza l’oste, con il risultato di aver rimediato una figuraccia e costringere i vigili urbani a lavorare in condizioni che definire disagevoli è un puro eufemismo. E, intanto, infuria la polemica politica, anche all’interno della coalizione di maggioranza.