20/12/2024

Sanità

Case di Comunità dell’Asl T04, investimenti a rischio. La Cgil accusa: “Un fallimento annunciato”

Canavese

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Case di Comunità dell’Asl T04, investimenti a rischio. La Cgil accusa: “Un fallimento annunciato”

Il progetto delle Case di Comunità nel territorio dell’Asl T04, che dovrebbe rappresentare un pilastro del rinnovamento della sanità territoriale grazie ai fondi del PNRR, si trova in una situazione critica a causa di ritardi, problemi burocratici e mancanza di coordinamento. La Cgil, per voce di Alfonsina D’Onofrio, denuncia un immobilismo preoccupante e punta il dito contro la gestione dell’Asl T04 guidata dal direttore generale Stefano Scarpetta. Durante una riunione telematica del 17 dicembre, convocata per discutere lo stato dei progetti finanziati dal PNRR, sono emerse gravi lacune. La Cgil critica l’assenza di rappresentanti significativi delle Asl T03 e T04, tranne l’ingegnere Fiorillo dell’Asl T04, la cui presenza è giudicata poco significativa, evidenziando il disinteresse e la mancanza di progressi concreti.

Ad aprile 2024, le Direzioni di distretto avevano promesso la validazione dei progetti entro maggio e l’avvio dei cantieri entro giugno, ma a distanza di mesi nulla si è mosso. La CGIL sottolinea come, nonostante una revisione al ribasso dei progetti economici già ad aprile, la situazione attuale sia ancor più preoccupante. Gli esempi di inefficienza abbondano: a Crescentino l’Ospedale di Comunità è bloccato da problemi di sovrintendenza; a Caluso la Casa di Comunità è ancora in fase di verifica burocratica; a Settimo Torinese i lavori inizieranno solo a gennaio 2025; a Leinì i ritardi sono definiti cronici e l’intervento limitato; a Ciriè i primi cantieri potrebbero partire solo a gennaio; a Lanzo non esiste altro che un contratto di comodato con il Comune. Questo quadro desolante, definito dalla Cgil un “fallimento annunciato”, rischia di trasformarsi in un boomerang per l’intero sistema sanitario. Il mancato utilizzo dei fondi PNRR potrebbe portare alla restituzione delle risorse già stanziate, con gravi ripercussioni sul futuro della sanità territoriale.

L’appello del sindacato è chiaro: basta con i ritardi e le promesse non mantenute. È necessario un intervento immediato e una pianificazione concreta per garantire la realizzazione di opere fondamentali per il territorio. Senza un cambio di passo, il progetto delle Case di Comunità potrebbe trasformarsi in un emblema di spreco e inefficienza, lasciando migliaia di cittadini privi di servizi essenziali e minando ulteriormente la fiducia nel sistema sanitario pubblico.

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