
Si trova nel cuore del Canavese il primo villaggio “arboricolo” sospeso tra gli alberi dei boschi

Si sono creati un nuovo mondo a misura d’uomo, lontano dallo smog, dalle strade intasate di auto delle città: sogno gli abitanti del primo villaggio “arboricolo d’Italia” che sorge proprio nel cuore del Canavese tra i verdi boschi di un luogo tenuto segreto per violare la privacy di chi ci abita. A costruirlo è stato un piccolo nucleo di persone costituito da 12 adulti e una bimba che hanno deciso di abbandonare le comodità dei moderni appartamenti in città per vivere a stretto contatto con la natura, in una dimensione diversa e “full natural”.
Le case sorgono sugli alberi ad un’altezza di circa 7 metri e sono state realizzate con le più innovative tecniche bioedilizie, utilizzando materiale boschivo riciclato. Non si tratta di eremiti: gli abitanti di questo originale e suggestivo piccolo villaggio sono professionisti e dirigenti. Mancano molti dei comfort, ma non Internet, computer e telefoni cellulari, strumenti necessari per non perdere i contatti con il mondo esterno e per svolgere il proprio lavoro.
Tutte le mattine, gli abitanti si recano regolarmente al lavoro. Le abitazioni somigliano molto alle palafitte e sono sostenute da travi di legno del peso di diversi quintali e sono collegate da ponti e passerelle sospese in modo che ci si possa spostare da un punto all’altro del villaggio, senza dover scendere a terra. Non mancano energia, gas, bagni e docce. Quel che conta è vivere con l’energia positiva trasmessa dal bosco.
E non è tutto: gli abitanti del villaggio si occupano anche di tenere pulito il bosco e realizzano, e questa è una delle novità che caratterizzano questa significativa esperienza, di realizzare particolari apparecchiature elettroniche che sono in grado di codificare e trasformare in musica i segnali vitali e le vibrazioni prodotte dalle piante. Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.arboricoli.it