
Canavese, esposto in procura del Nursind: “La carenza d’infermieri è un rischio per la salute”

Un esposto in procura per denunciare “le gravissime condizioni in cui versano gli ospedali dell’Asl To4, affinché sia interrotta la catena di inottemperanze da parte dell’Azienda e conrtestualmente la verifica di eventuali responsabilità”. Il Nursind di Torinio, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha deciso che, dopo il fallimento delle trattativa svoltasi in Prefettura a Torino con i vertici dell’azienda sanitaria, la misura è colma.
L’esposto in procura è sottoscritto dal segreartio territoriale Giuseppe Summa. Da mesi l’organizzazione sindacale denuncia la grave carenza di personale in tutti i presidi sanitari che fanno parte della rete ospedaliera dell’azienda sanitaria possa pregiudicare i servizi offerti all’utenza, in special modo nei pronto soccorso. L’esposto presentato in procura è uno degli atti di protesta che il sindacato intende promuovere. In questo contesto rientra anche un incontro che avrà luogo lunedì 18 dicembre alle 16,00 nella Sala Antica Sinagoga in via IV Martiri, 20 a Ivrea, al quale sono stati invitati anche i sindaci del territorio canavesano.
In quell’occasione si parlerà, spiega il segretario del Nursind, della “situazione insostenibile nei vari presidi di Ciriè, Chivasso, Ivrea, Lanzo e Cuorgnè”. Nel corso dell’incontro si approfondiranno i temi legati alla situazione in cui versano gli ospedale dell’Asl To4, della costante emergenza organizzativa dovuta alla carenza di personale che mette a rischio la salute dei cittadini, con particolare riferimento ai “ricoveri degli utenti con elevate criticità cliniche nei reparti di degenza ordinaria che mette a rischio la salute del cittadino ed espone penalmente il personale”.
E non è tutto: lunedì 18 dicembre si parlerà anche della situazione in cui versano i Dipartimenti di Emergenza e Accettazione, dell’abuso dei contratti interinali, della criticità degli utenti in appoggio, la criticità dei trasporti secondari, della sicurezza nei luoghi di lavoro, delle liste di attesa e del Discharge Room e, non ultimo, dell’ospedale unico del Canavese.