
Canavese, è ufficiale: da settembre chiudono gli uffici postali in frazioni e piccoli comuni

Era una fine preannunciata anche se la mobilitazione di sindaci e numerose petizioni firmate dai cittadini, avevano fatto sperare che Poste Italiane rivedesse il piano di ristrutturazione. Ormai è ufficiale: dal 7 settembre gli uffici postali presenti nei piccoli centri abitati e nelle frazioni, chiuderanno definitivamente i battenti.
L’azienda deve necessariamente ridurre i costi e poco importa se la decisione assunta penalizzerà migliaia di utenti, in gran parte anziani, molti dei quali impossibilitati a percorrere lunghe distanze. E ancora una volta il Canavese deve passivamente subire l’ennesima penalizzazione.
Questi gli uffici postali per i quali è stata decisa la chiusura: Borgofranco d’Ivrea, Baio Dora, Villate di Mercenasco, Muriaglio di Castellamonte.
Orario ridimensionato in altri 13 comuni del Canavese e dell’Eporediese: a Mercenasco, Valprato Sona, Scarmagno, Torre Canavese, Pratiglione, Ronco Canavese, Tavagnasco, Ciconio, Cintano, Prascorsano, Pecco, Bairo, Cuceglio e Pecco, gli sportelli rimarranno aperti tre giorni su sette.
In origine la direzione delle Poste Italiane aveva stabilito che l’apertura dovesse avere luogo due volte la settimana. Un piccolo passo indietro che complica un po’ meno la vita alla popolazione residente nei comuni e nelle frazioni sopracitate ma che non risolve il problema del disagio.