27/12/2024
Cronaca
Caluso, “buco” condominiale da 140 mila euro. E trenta famiglie vivono al freddo
Caluso
/Caluso, “buco” condominiale da 140 mila euro. E trenta famiglie vivono al freddo
Trenta famiglie residenti in un condominio di Caluso si trovano a vivere un inverno al freddo, a causa della disattivazione del riscaldamento centralizzato. Una situazione critica che ha costretto i residenti a ripiegare su soluzioni temporanee e precarie, come pompe di calore, stufette a gas e bruciatori elettrici, nella speranza di mantenere un minimo di comfort abitativo.
La causa di questo disagio risiede in gravi irregolarità nella gestione finanziaria del condominio, attribuibili all’ex amministratore, il quale ha accumulato un debito superiore ai 140 mila euro. Negli ultimi mesi, la situazione è peggiorata ulteriormente, rivelando una serie di problematiche legate alla trasparenza e alla legittimità delle pratiche amministrative. Tra le anomalie emerse, si segnala che l’amministratore ufficialmente indicato non era quello realmente operativo, il che ha reso nulli molti contratti firmati, complicando ulteriormente la situazione.
La scoperta delle irregolarità è avvenuta solo di recente, quando i residenti, preoccupati per la mancanza di riscaldamento e per la gestione dei fondi condominiali, hanno deciso di rivolgersi a un nuovo amministratore e, successivamente, a un team legale. È stato in questo frangente che i condomini hanno appreso che i conti del condominio erano stati pignorati, lasciandoli in una condizione di vulnerabilità e incertezza.
La mancanza di assemblee condominiali negli ultimi anni ha contribuito a mantenere nel silenzio le problematiche, con giustificazioni che hanno variato dalla pandemia a motivazioni di altra natura. Questa assenza di confronto e di trasparenza ha ostacolato qualsiasi tentativo di affrontare le difficoltà economiche e organizzative del condominio.
Nonostante una prima udienza in tribunale si sia rivelata sfavorevole per i residenti, c’è ancora speranza tra le famiglie coinvolte per una rapida risoluzione della questione. La speranza è che il nuovo amministratore e il team legale possano trovare una soluzione efficace per non lasciare al freddo i bambini e gli anziani che appartengono alle fasce più deboli e vulnerabili.
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