
Bonus Vesta: presentato a Rivarolo Canavese il progetto di sostegno per le famiglie con figli da 0 a 6 anni

L’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone ha presentato ieri, giovedì 12 giugno, all’Anffas di Rivarolo il progetto Vesta, il bonus da 1.000 euro destinato alle famiglie piemontesi per sostenere i costi di accesso ad alcuni servizi per i bambini da 0 a 6 anni. L’incontro rivarolese fa parte di un tour di appuntamenti che Marrone sta facendo sul territorio per illustrare possibilità e funzionamento di Vesta, che dovrebbe essere attivato nel mese di settembre secondo il metodo del click-day: saranno infatti le prime 10.000 domande a ricevere il finanziamento, che avverrà sotto forma di un rimborso per le spese sostenute dalle famiglie che varia, secondo l’ISEE, da 800 a 1.200 euro.
“Il progetto ha durata triennale con un budget complessivo di 34 milioni di euro attinti dalle misure del Fondo Sociale Europeo, senza quindi togliere nulla al budget regionale per le Politiche sociali – ha spiegato l’assessore – Con questi fondi andremo a coprire in parte i costi che le famiglie piemontesi devono sostenere per attività come il baby sitting, i centri estivi, le attività ludiche e motorie o le mense per ogni figlio: il voucher può essere richiesto per ciascun bambino del nucleo familiare. Abbiamo inoltre deciso di innalzare la soglia ISEE per la presentazione delle domande a 40.000 euro, così da allargare notevolmente la platea dei possibili beneficiari, includendo anche quei nuclei familiari che normalmente non hanno accesso a sostegni economici”.
Entro la fine del mese di giugno sarà attivo il sito dedicato vestapiemonte.it, dove si potranno trovare tutte le informazioni sulle spese coperte da questa misura e sulle modalità di presentazione della domanda. A settembre ci sarà il click-day e dal momento che i beneficiari riceveranno comunicazione di assegnazione, Vesta potrà essere utilizzato per servizi per la prima infanzia 0-6 anni (nido d’infanzia, micronido, sezioni primavera, nido in famiglia, spazio gioco per bambini, centro per bambini e famiglie), scuole per l’infanzia e servizi di assistenza scolastica correlati (iscrizione e frequenza, pre e post orario, mensa); centri estivi; baby-sitting; supporto ai soggetti con disabilità (tra cui servizi erogati da centri diurni, di assistenza educativa, laboratori); attività sportiva (ginnastica, psicomotricità, corsi di nuoto e acquaticità, danza, ecc…); corsi di massaggio infantile/espressione corporea; percorsi di avvicinamento all’apprendimento di una lingua straniera; fattorie didattiche/alpeggi.
Alle famiglie basterà tenere copia delle fatture di spesa e caricarle in piattaforma per ottenere sul conto corrente il rimborso fino a 1.000 euro dei costi sostenuti.
“Vesta rappresenta per noi una scommessa sul futuro, sulle nuove generazioni: il sostegno alle famiglie deve essere la priorità per una buona politica – ha concluso Marrone – Anche perché una società che non fa più figli è destinata a spegnersi lentamente. Ma il processo non va invertito tramite facili scorciatoie, bensì intervenendo con politiche strutturali. Per questo simbolicamente abbiamo voluto dare a questo progetto il nome della dea romana protettrice del focolare domestico”.