17/12/2019
Sanità
Asl T04, i pronto soccorso al collasso per l’influenza. L’accusa del NurSind: “E i piani per l’iperafflusso?”
Come ogni anno arriva puntualmente il periodo influenzale e all’interno degli ospedali e dei pronto soccorso, si deve fare conto con il fenomeno dell’iperafflusso. A tal proposito Nursind il Sindacato delle Professioni infermieristiche, cerca da diversi anni di far predisporre alle Aziende, dei Piani di emergenza per contrastare questo fenomeno, così come avviene in altre Regioni. Anche l’Asl T04 non è esente dalla predisposizione del piano e così qualche giorno fa ha inviato una comunicazione alle organizzazioni sindacali, scatenando la protesta del Nursind che punta il dito contro i dirigenti. “Per l’ennesimo volta – dichiara Giuseppe Summa- siamo assolutamente insoddisfatti di un piano presentato fra le altre cose solo qualche giorno fa, e che in linea di massima si avvicina molto a quello dello scorso anno. Considerati i numerosi disagi vissuti in passato e le numerose carenze che quotidianamente ci vengono segnalate, ci aspettavamo decisamente qualcosa in più sia in termini di risorse, che di organizzazione”.
Il segretario territoriale del sindacato delle professioni infermieristiche segnala di aver chiesto all’Asl T04, come è accaduto in altre aziende sanitarie, di partecipare attivamente alla stesura del piano per l’iperafflusso e portare il nostro contributo, ma invece avrebbe ricevuto due paginette scarne che a giudizio del NurSind saranno assolutamente insufficienti. Giuseppe Summa non ha dubbi: un vero Piano di iperafflusso invernale si inizia ad organizzare almeno nel periodo estivo e deve coinvolgere non solo i vertici, ma anche una rappresentanza di professionisti che dovranno gestirlo sul campo.
“Siamo seriamente preoccupati -prosegue Summa- perchè la situazione di partenza attuale nei servizi, è abbastanza critica e il numero di risorse umane che l’Azienda definisce aggiuntive, non basteranno perchè si parte da una situazione in negativo. Lo scorso anno avevamo chiesto non solo più risorse per la gestione di posti letto aggiuntivi, ma anche per potenziare i servizi (pronto soccorso e medicine in primis) che saranno maggiormente coinvolti dal fenomeno dell’iperafflusso”.
Stando a quanto sostiene l’esponente sindacale anche per il 2019, invece, l’Azienda non solo non avrebbe preso in considerazione le richieste, ma non ha tenuto conto del fatto che il personale interinale assunto è alla prima esperienza professionale e pertanto non avrà nemmeno il tempo di avere un breve affiancamento all’interno dei servizi. E non è tutto: i posti letto aggiuntivi di Ciriè, ma soprattutto Chivasso, sono decisamente pochi rispetto al reale fabbisogno, considerato che proprio nei giorni scorsi presso il pronto soccorso Chivassese si segnalava l’assenza di barelle. Ma la cosa più importante, sottolinea Giuseppe Summa, che manca in questo Piano, è il “core” dell’iperafflusso e cioè il pronto soccorso.
“Infatti il piano non accenna nulla in merito al Dipartimento di Emergenza Accettazione, non fa riferimento alla gestione dell’overcrowding (iperafflusso) e non c’è nemmeno alcuna indicazione nella gestione dei pazienti che stazionano in Pronto soccorso in attesa di ricovero e che come sempre affolleranno i corridoi. Inoltre l’attuale numero di infermieri presenti nei pronto soccorso dell’Asl T04, non rispetta assolutamente quanto previsto dal nuovo Accorso Stato-Regioni – conclude il segretario territoriale del NurSind -. Infine non c’è nulla in merito alla gestione dei flussi tra i vari pronto soccorso, non un accenno alla presa in carico dei codici di minori priorità e di protocolli a gestione infermieristica (see and treat, fast-track) che aiuterebbero a ridurre le liste di attesa. Insomma per il Nursind, un piano da rivedere. E’ così per l’ennesimo anno, si prospettano le brutte scene di barelle che affollano i pronto soccorso, posti letto e punti di ossigeno esauriti e cittadini infuriati. Ancora una volta, tutta le gestione sarà lasciata sulle spalle dell’incolpevole personale”.
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