14/11/2022
Sanità
Aprire il Pronto soccorso di Cuorgnè in sicurezza. Il Nursind chiede un incontro ad Asl e Regione
Ivrea
/Sicurezza per i cittadini e tutela dei dipendenti che lavorano nel presidio cuorgnatese. Sono questi i due punti cardini, per i quali il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha richiesto un incontro congiunto con la Regione Piemonte e l’Asl T04 di Chivasso, Ciriè e Ivrea.
“Fin dalla chiusura del pronto soccorso di Cuorgnè, abbiamo seguito attentamente i vari sviluppi che porteranno all’apertura del PPI il prossimo 9 gennaio 2023 – dichiara Giuseppe Summa- e in tutte le occasioni abbiamo sempre sottolineato come fosse prioritario riaprire in sicurezza
Quando lo scorso 27 ottobre, è stato comunicato dalla Regione Piemonte dell’apertura per dodici ore, abbiamo espresso subito alcune perplessità, che sono emerse anche durante l’ultimo incontro con i vertici Asl T04”.
Uno dei nodi gordiani da sciogliere, sottolinea il segretario territoriale del Nursind, e quello del personale. E specifica che per poter ricollocare infermieri e Oss necessari all’apertura del Punto di Primo Intervento, alcuni servizi del nosocomio cuorgnatese, senza assunzioni si vedranno ridurre drasticamente il personale, arrivando anche a un solo infermiere per 25 pazienti nel turno notturno.
“Non possiamo accettare una tale situazione- rimarca Giuseppe Summa- Chiediamo sicurezza per l’apertura del PPI, ma non a discapito degli altri servizi. Proprio prendendo come riferimento quanto affermato dal presidente Cirio in occasione dell’incontro dello scorso 27 ottobre, non esistono cittadini di serie A e di serie B e pertanto va garantita l’assistenza necessaria e che deve tenere conto anche delle procedure legate al covid ancora presente negli ospedali”.
E non è tutto: a giudizio di Giuseppe Summa resta inoltra da chiarire tutta la partita legata ai trasporti secondari che non può essere trascurata e va considerato anche l’impatto che l’apertura avrà sugli ospedali spoke di Ivrea e Ciriè.
“È un momento delicato -prosegue Giuseppe Summa-. L’apertura arriva a pochi giorni dalla scadenza di centinaia di lavoratori a tempo determinato e contratti somministrazione lavoro. Sul tema, proprio in questi giorni la Regione ha inviato alle Aziende il potenziale aumento della spesa del personale, che per Asl T04 potrebbe essere insufficiente almeno per il 2023. Su questo punto vogliamo essere chiari: l’Asl T04 ha già pagato in passato con la vecchia Giunta, quando si è vista tagliare 10 milioni di euro. Non accetteremo altri bagni di sangue“.
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