
Agliè: Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato dalla mafia incontra i giovani

Il 19 luglio 1992 la mafia uccise con un’autobomba il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta: il nome del giudice, insieme a quello del collega Giovanni Falcone, Rocco Chinnici e di tante altre vittime della malavita organizzata costituiscono il simbolo della lotta alle mafie e all’illegalità. In questo contesto Agliè ospiterà nel pomeriggio di sabato 24 marzo Salvatore Borsellino, fratello minore del procuratore aggiunto trucidato in via d’Amelio a Palermo. L’evento è organizzato dalla Pro loco alladiese in collaborazione con il liceo artistico “Felice Faccio” di Castellamonte e il Movimento “Agende Rosse” di Torino. L’iniziativa intende rappresentare un momento di riflessione su una delle pagine più buie e tragiche della storia dell’Italia repubblicana.
Perchè il movimento “Agenda Rossa” si chiama così? Perchè è in un’agenda dalla copertina di pelle di colore rosso che il giudice istruttore annotava riflessioni, spunti, intuizioni e anche sospetti su fatti e persone. Un’agenda che dal giorno della morte di Paolo Borsellino è misteriosamente sparita forse perchè il suo contenuto avrebbe potuto compromettere chissà quali misteriosi e potenti burattinai che, insieme a quei pezzi di Stato e servizi segreti deviati, ordinarono le stragi di mafia che caratterizzarono quel tragico 1992, l’anno in cui cadde anche la Prima Repubblica con l’inchiesta giudiziaria “Mani Pulite”.
Gli organizzatori dell’evento hanno anche promosso un concorso aperto agli studenti delle classi terze della scuola media e delle Istituti superiori del Canavese. Tutte le opere selezionate da un’apposita giuria saranno esposte nel Salone Alladium di Agliè. A premiare i vincitori sarà Salvatore Borsellino.