
Aggressione in pronto soccorso a Cuorgnè, il Nursind: “Paga sempre chi è in prima linea”

Aggressione in pronto soccorso a Cuorgnè, il Nursind: “Paga sempre chi è in prima linea”.
Sull’aggressione subita nella notte tra sabato e domenica scorsa da un infermiere in servizio al pre-triage dell’ospedale di Cuorgnè ad opera di un paziente sospetto Covid interviene anche il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche che evidenzia, in una nota, come si tratti di un problema gravissimo ancora affrontato timidamente e che invece va preso di petto.
“Siamo molto preoccupati per un fenomeno che era già evidente prima dell’emergenza Covid – dichiara il coordinatore Regionale Nursind Piemonte Francesco Coppolella -. Senza un’azione determinata crediamo possa solo peggiorare. La prima linea ancora una volta è chiamata a pagare le conseguenze di un sistema non in grado di tutelare il proprio personale, questa volta non dal virus, ma dalle aggressioni”.
Francesco Coppolella annuncia che il sindacato che rappresenta interverrà presso la Regione e le aziende sanitarie per intraprendere tutte le strade ed iniziative per richiedere maggior tutela per la sicurezza del personale infermieristico e non solo. Nel frattempo, Giuseppe Summa segretario Nursind di Torino e referente presso l’Asl T04, ha scritto al direttore generale Lorenzo Ardissone.
Nella lettera si chiede il potenziamento del servizio di sicurezza, la denuncia d’ufficio nei confronti dell’aggressore e che vengano eliminati i nominativi dalle divise. “Si tratta di interventi sicuramente non risolutivi – conclude Summa -, ma che possono aiutare a controllare il fenomeno delle aggressione”.