
Rivarolo, l’opposizione chiede una commissione d’inchiesta su “Rivarolo Futura”

L’ex società “Rivarolo Futura”, il milione di euro di debito da pagare all’Unicredit Leasing, il cotonificio ex Vallesusa, la sentenza della Corte d’Appello di Bologna che ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal Comune, il debito inserito in bilancio che se l’Amministrazione fosse stata condannata a pagare subito, avrebbe fatto salare sulla poltrona i giudici della Corte dei Conti.
E ancora: i rapporti intercorsi tra Comune, l’Asa di Castellamonte e “Rivarolo Futura”, società partecipata dal Comune e, appunto, dall’Asa nel periodo tra il 2005 e il 2012.
Non c’è che dire: è un brutto pasticcio quello che il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno si è trovato a dover gestire dopo aver vinto le ultime elezioni amministrative. Una vicenda così ingarbugliata che comunque rischia di “inguaiare” seriamente la città, tanto che l’opposizione ha manifestato l’intenzione di chiedere nel corso della seduta del Consiglio comunale convocata per il 24 luglio (ai sensi dell’articolo 16 del regolamento comunale), che si istituisca una commissione di inchiesta allo scopo di fare luce su questa storia dai contorni ancora troppo nebulosi.
La richiesta è soprattutto motivata dal fatto che, a giudizio del gruppo di minoranza “Rivarolo Sostenibile”, i cittadini hanno tutto il diritto di essere portati a conoscenza, per trasparenza e chiarezza, dei motivi che costringeranno l’Amministrazione comunale a congelare avanzi di amministrazione o fondi comunali per coprire debiti fuori bilancio e non per erogare e migliorare i servizi resi alla collettività.