
Valperga: dichiarato il fallimento della Photovox. Ventidue dipendenti senza lavoro

Da giovedì 19 maggio il Canavese è un po’ più povero: in tutti i sensi. Giovedì 19 maggio il tribunale di Ivrea ha dichiarato il fallimento della società Photovox di via Belmonte a Valperga. Dopo la messa in liquidazione che si è protratta per tre anni, il giudice fallimentare ne ha sancito la chiusura. Sono ventidue i dipendenti che hanno perso il lavoro. La Photovox era una società nata negli anni Cinquanta e ben presto si affermò sul mercato mondiale come leader dell’innovazione tecnologica.
Fondata dalla famiglia Rossi la Photovox, nell’arco di un trentennio, fino agli anni Ottanta, era un’azienda solida, specializzata nella produzione di testine magnetiche (la stessa Hollywood era una delle committente più prestigiose) e così tecnologicamente avanzata, da suscitare l’interesse di diverse multinazionali. Poi la prima, dura e impietosa congiuntura economica che iniziò a segnale il declino della prestigiosa società e una lunghissima vertenza giudiziaria per l’utilizzo di alcuni brevetti poi utilizzati da un’altra società. Una brutta vicenda basata, pare, sullo spionaggio industriale.
I dipendenti da 200 passarono a 22. Toccherà al curatore fallimentare nominato dal tribunale liquidare dipendenti (che potranno comunque accedere al fondo di garanzia dei trattamento di fine rapporto) e creditori. Tre anni fa, dopo un periodo di cassa integrazione, l’azienda entrò in liquidazione e i dipendenti rimasti furono posti in mobilità. Un’altra sconfitta per il territorio e per l’occupazione ha commentato la Fiom-Cgil. Negli anni Novanta i due fratelli Rossi, figli del fondatore, cercarono di rimettere in carreggiata l’attività di famiglia producendo lettori di banconote e di carte magnetiche. Ma inutilmente. Dopo poco più di un decennio, la forte e insuperabile concorrenza dell’Estremo Oriente, ne ha decretato la definitiva scomparsa.