
Ivrea, Confindustria Canavese lancia un progetto contro le dipendenze nei luoghi di lavoro. E’ il primo in Italia
Affrontare in modo concreto un tema sempre più urgente per la società e per le imprese: è questo l’obiettivo del progetto “Dipendenze: attutire il loro impatto sociale ed economico nelle aziende”, promosso da Confindustria Canavese con il contributo della Camera di commercio di Torino e in collaborazione con Dianova, organizzazione del terzo settore impegnata da oltre quarant’anni nel recupero e nella cura di persone con problemi di dipendenza.
L’iniziativa, presentata il 16 ottobre 2025 alla presenza di istituzioni, imprese e stakeholder territoriali, punta a formare e sensibilizzare imprenditori, responsabili delle risorse umane e lavoratori su un tema che, oltre a essere sanitario e sociale, ha anche ricadute dirette sulla produttività e sul benessere aziendale.
Le dipendenze — da sostanze, da gioco, da tecnologia o di tipo relazionale — rappresentano infatti una delle principali cause di disagio lavorativo, con effetti che spaziano dalla perdita di rendimento al peggioramento del clima interno, fino all’aumento del rischio di incidenti. “Consapevole della rilevanza del fenomeno, riteniamo importante promuovere un modello virtuoso che possa essere replicato anche oltre il Canavese — dichiara Paolo Conta, presidente di Confindustria Canavese —. Un modello capace di unire competitività e sostenibilità sociale, oggi elementi inscindibili per la crescita delle imprese”.
Il progetto prevede quattro azioni principali. La prima è il progetto pilota “Insieme Cresciamo in Azienda”, rivolto a sei imprese selezionate tramite una call aperta, che prevede attività di formazione e analisi condotte da Dianova per riconoscere precocemente i segnali di dipendenza e gestirli con competenza e rispetto.
Seguono il corso “Insieme Cresciamo a Scuola” per i docenti delle scuole secondarie, uno sportello di supporto alle aziende associate e un seminario pubblico finale con la restituzione dei risultati. “Le dipendenze non sono solo un problema individuale, ma una sfida sociale che tocca la vita delle persone e delle comunità — sottolinea Renato Pocaterra, direttore generale di Dianova —. Portare questo tema nei luoghi di lavoro significa costruire contesti più consapevoli, solidali e umani”.
Le imprese interessate possono candidarsi al progetto pilota scrivendo a elisa.torchia@confindustriacanavese.it.