
L’artigianato in Canavese e in Piemonte è in crisi nera: in 10 anni persi oltre 46 mila posti di lavoro

L’artigianato in Canavese e in Piemonte è in crisi nera: in 10 anni persi oltre 46 mila posti di lavoro
Il settore dell’artigianato in Italia sta attraversando una crisi profonda, come evidenziato dai dati forniti da Confartigianato e dalla Cgia di Mestre. Nel 2023, le imprese italiane non sono riuscite a reperire il 45,1% della manodopera necessaria, con un impatto particolarmente grave in regioni come l’Abruzzo, le Marche e il Piemonte. In termini assoluti, Torino e Milano sono state le città più colpite, con una perdita rispettivamente di 21.873 e 21.383 artigiani.
Dal 2012, il numero totale di imprese artigiane in Italia è diminuito di quasi 410.000 unità, passando da poco meno di 1.867.000 a circa 1.457.000 nel 2023. Questo declino, che ha visto un’unica interruzione temporanea nell’anno post-Covid, evidenzia una crisi strutturale che rischia di compromettere ulteriormente il tessuto economico del paese.
Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Imprese Torino, ha sottolineato l’urgenza di intervenire con una strategia condivisa tra istituzioni, associazioni di categoria, sindacati e il mondo dell’istruzione. La carenza di manodopera specializzata e la crisi demografica, caratterizzata da denatalità e invecchiamento della popolazione, aggravano ulteriormente la situazione.
De Santis ha evidenziato che per aumentare la produttività è necessario incentivare gli investimenti non solo in attrezzature e strategie green, ma soprattutto nelle competenze. Inoltre, ha richiesto un intervento pubblico a sostegno degli investimenti, nuove politiche del lavoro e della formazione, e misure a favore della natalità e delle famiglie. Anche la gestione dell’immigrazione è stata indicata come un aspetto cruciale, dato che una parte significativa della manodopera nel settore artigiano è composta da lavoratori stranieri.
In sintesi, il futuro dell’artigianato in Italia dipende da interventi strategici e concertati che affrontino sia le carenze immediate di manodopera sia le sfide demografiche e strutturali a lungo termine.