
Trasporti extraurbani, Avetta: “Biglietti + 3,6% ma per il miglioramento del servizio zero in condotta”
Trasporti extraurbani, Avetta: “Biglietti + 3,6% ma per il miglioramento del servizio zero in condotta”
L’estate 2024 si è aperta con una notizia poco gradita per i pendolari: un incremento del 3,6% sul costo dei biglietti per treni e bus extraurbani. L’assessore ai trasporti, Marco Gabusi, ha giustificato l’aumento come un “ordinario adeguamento all’inflazione”.
“In realtà, la Giunta Cirio ha scelto di applicare i rincari. Detto ciò, quello che non cambia mai, è il servizio con i suoi disagi e le sue criticità: ritardi, convogli e bus strapieni, corse annullate. Per cinque anni dai banchi dell’opposizione abbiamo incalzato la Giunta Cirio su queste problematiche e per cinque anni poco e nulla è cambiato – afferma il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta – Lo sanno benissimo i viaggiatori della Torino-Ivrea, della Sfm1 Rivarolo-Chieri (la Canavesana), del pinerolese e delle altre linee regionali costretti ad un calvario quasi quotidiano. E scommettiamo che con la ripresa della scuola a settembre ci troveremo di fronte al solito caos annunciato? Pertanto, se i rincari registrano un +3,6%, i miglioramenti saranno fermi allo zero”.
Con l’avvicinarsi della riapertura delle scuole a settembre, si prevede il ritorno del consueto caos nei trasporti, un’ulteriore prova per i pendolari che, nonostante i rincari, non vedono miglioramenti nel servizio sottolinea Avetta. La situazione attuale solleva interrogativi sulla gestione e l’efficacia delle politiche di trasporto pubblico, e pone l’accento sulla crescente frustrazione dei cittadini, che si trovano a pagare di più per un servizio che non mostra segni di progresso.