10/05/2024

Sanità

Giornata Internazionale dell’Infermiere, il Nursind: “Manca personale ma le istituzioni sono indifferenti”

Canavese

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In occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, che si terrà il prossimo 12 maggio, il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, esprime una profonda riflessione sullo stato dell’arte della professione infermieristica in Italia. “È una ricorrenza che sentiamo nostra e che ci vede sempre pronti a celebrare,” afferma Bottega, “ma non possiamo ignorare l’indifferenza delle istituzioni verso il crescente bisogno di infermieri nel nostro paese e la conseguente diminuzione degli addetti, dovuta alla mancata valorizzazione del settore.” Questa situazione, secondo il segretario, porta a carichi di lavoro insostenibili e a stipendi che non rispecchiano l’impegno e la dedizione richiesti.

Francesco Coppolella, segretario del NurSind in Piemonte, sottolinea ulteriormente la gravità della situazione: “Assistiamo a un esodo di migliaia di infermieri dal sistema sanitario nazionale, un vuoto che non verrà colmato da nuove assunzioni, preannunciando una drastica riduzione degli organici.” Questo scenario è aggravato dalla prospettiva di elezioni regionali in Piemonte, dove i programmi sulla sanità rischiano di rimanere lettera morta senza un supporto concreto da politiche nazionali strutturali, attualmente assenti.

La condizione degli infermieri in Italia è particolarmente critica per le donne, che rappresentano la maggioranza della categoria. Bottega evidenzia che quest’anno la Giornata dell’infermiere coincide con la festa della mamma, un parallelo significativo considerando che, secondo uno studio condotto dal Centro studi del Nursind su quasi 2mila infermiere madri, più della metà ha rinunciato al diritto di astenersi dal lavoro notturno nei primi tre anni di vita del bambino per ragioni economiche. Inoltre, quasi un terzo ha dovuto rinunciare al congedo parentale.

La situazione è destinata a peggiorare con la possibile chiusura di ulteriori presidi e servizi sanitari, soprattutto nelle aree periferiche, rendendo inevitabile una riflessione sulla sostenibilità del sistema sanitario e sul riconoscimento del ruolo vitale che gli infermieri svolgono all’interno della società.

La celebrazione del 12 maggio diventa quindi un momento non solo di riconoscimento, ma anche di richiamo all’azione per le istituzioni, affinché si rendano conto dell’urgenza di valorizzare e sostenere questa professione essenziale.

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