
Ivrea: detenuto vuole tornare in Tunisia e sale sul muro del carcere. È sceso dopo due ore di trattative
Un ennesimo evento critico ha avuto luogo nel carcere di Ivrea nel pomeriggio di ieri, venerdì 5 aprile, quando un detenuto tunisino di 28 anni ha dato vita a un atto di protesta clamoroso. Il giovane, recentemente trasferito da un altro istituto a causa di comportamenti problematici, si è arrampicato sul muro del cortile interno, richiedendo l’espulsione immediata verso il suo paese d’origine.
La situazione è stata gestita con cautela dalle autorità carcerarie, che hanno avviato una negoziazione durata oltre due ore, al termine delle quali il detenuto è stato convinto a desistere dalla sua azione.
L’Osapp, l’Organizzazione Sindacale Autonoma della Polizia Penitenziaria, ha espresso preoccupazione per la frequenza di episodi simili, sottolineando la necessità di una maggiore attenzione alle dinamiche interne degli istituti penitenziari.
Il sindacato ha inoltre evidenziato la recidività del detenuto in questione in atti di protesta che mettono a rischio l’ordine e la sicurezza dell’istituto.