05/02/2024
Cronaca
Nuovo ponte sul Ceronda a Venaria Reale: via al cantiere e appuntamento fra 459 giorni
Albiano
/Nuovo ponte sul Ceronda a Venaria Reale: via al cantiere e appuntamento fra 459 giorni
Ci vorranno 459 giorni a partire da oggi per vedere il nuovo ponte sul Ceronda a Venaria Reale, che sostituirà il “vecchio” ponte Castellamonte, e per le altre opere necessarie a migliorare l’accesso alla Reggia, al centro storico di Venaria e al Parco della Mandria. Sono questi i tempi contrattuali dei lavori che sono stati consegnati formalmente questa mattina dalla Città metropolitana di Torino – committente delle opere – all’associazione di imprese, costituita da Cogefa, Simco e Cavit, aggiudicataria dei lavori.
Alla consegna dei lavori erano presenti il vicesindaco della Città metropolitana di Torino, Jacopo Suppo e il sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi, consigliere metropolitano, rappresentanti del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude (che con Città metropolitana e Comune è cofirmataria del protocollo d’intesa per la realizzazione dell’opera), e della Regione Piemonte che ne è cofinanziatrice.
Il nuovo ponte sarà realizzato in asse al viale Castellamonte, in modo che il visitatore che attraversa il torrente Ceronda non abbia ostacoli alla vista verso la Reggia. Le fasi esecutive di questa soluzione prevedono, preventivamente alla demolizione dell’attuale ponte Castellamonte, la realizzazione di un ponte provvisorio per limitare i disagi al traffico e per consentire la fruizione del parco della Mandria e l’accesso agli insediamenti industriali in ogni fase. Il ponte nuovo sarà compreso tra due rotatorie: una in sponda sinistra da realizzarsi sulla Sp 1 delle Valli di Lanzo (denominata rotatoria Stefanat) e una in sponda destra (denominata rotatoria Castellamonte).
L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sul cronoprogramma che prevede per prima cosa la bonifica bellica dell’area interessata e quindi la realizzazionedella viabilità provvisoria a monte del ponte che garantirà l’accesso alla Reggia e agli stabilimenti della Magneti Marelli. Successivamente si interverrà a spostare in via provvisoria i sottoservizi collocati sul ponte Castellamonte e nelle adiacenze della rotatoria di via Stefanat. Solo a quel punto si procederà alla demolizione del ponte Castellamonte, alla realizzazione del ponte nuovo e agli interventi di raccordo delle due rotatorie. In linea massima la viabilità sarà garantita sulla Sp 1 nei due sensi di marcia per tutto il periodo dei lavori, e solo in alcuni casi si dovrà fare ricorso per periodi limitati al senso alternato.
Il ponte, oltre alla carreggiata stradaleprevede dei marciapiedi laterali che consentiranno il passaggio pedonale e ciclabile.
“È un giorno importante” ha commentato il vicesindaco della Città metropolitana Jacopo Suppo “perché finalmente abbiamo consegnato i lavori per il cantiere che, con il nuovo ponte, collegherà la Sp 1 con la Reggia di Venaria e la Magneti Marelli. È un intervento da 9,5 milioni di euro che vede Città metropolitana come soggetto che in coordinamento con gli uffici tecnici delle Residenze Reali Sabaude hanno sviluppato la progettazione e l’affidamento dell’opera. Finalmente riusciamo a dare l’avvio a un’opera che cambierà la viabilità di Venaria, garantendo prioritariamente la sicurezza stradale su un asse strategico”.
Fabio Giulivi, sindaco di Venaria Reale e consigliere metropolitano sottolinea : “Inizia un’opera che attendevamo dal 199, quando abbiamo firmato l’accordo di programma. Il ponte Castellamonte non ha problemi strutturali, ma idrici: le campate troppo basse ostacolano il deflusso delle acque in caso di piene importanti e la realizzazione del nuovo ponte consentirà la messa in sicurezza di questa zona e degli accessi alla Reggia, al centro storico di Venaria e alla Magneti Marelli. Ci tengo a sottolineare che abbiamo tentato in ogni modo di mantenere, come tanti cittadini chiedevano, l’attaule ponte Castellamonte come elemento architettonico distintivo della Città e passerella pedonale: purtroppo tutti i pareri sono contrari proprio per la pricolosità che costituisce dal punto di vista idraulico”.
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