
Forno, consiglio comunale “rovente” sugli immigrati

Se gli immigrati arriveranno a Forno, la decisione di accoglierli o meno, non spetta al Comune.
E’ in sintesi quanto è emerso nell’ultima seduta del consiglio comunale di Forno. In risposta all’interrogazione protocollata dal gruppo “Impegno Civile per Forno”, che rigetta l’accusa di razzismo ma chiede precise garanzia sulle contromisure da adottare in tema di igiene e pubblica sicurezza, il sindaco Giuseppe Boggia ha ribadito che il Comune non possiede, su questo tema, nessun potere decisionale.
Il vicesindaco Stefano Vieta ha spiegato che l’assegnazione della quota di migranti che i comuni devono ospitare viene comunicata direttamente dal governo centrale alle cooperative, tagliando fuori, in definitiva, l’ente locale. Il vicesindaco è stato chiaro su un punto: fermo restando che la comunicazione al Comune di Forno è arrivata direttamente dal privato che ha messo a disposizione della cooperativa lo stabile in pieno centro, nessun costo ricadrà sulla collettività e, anzi, l’amministrazione sta acquisendo informazioni se sarà possibile utilizzare i migranti in arrivo in lavori socialmente utili.
E, per quanto invece concerne, il tema della sicurezza, a giudizio dell’amministrazione, le preoccupazioni sono fuori luogo. In paese è già presente una significativa percentuale di stranieri e tra loro, è possibile che vi sia qualche clandestino.
E’ di questi che ci si dovrebbe preoccupare perché coloro che arriveranno, ha concluso Vieta, hanno già ottenuto lo status di rifugiati politici e superato le verifiche sanitarie previste dal vigente protocollo.