“Cambia-Menti” questo il titolo scelto da Confindustria Canavese per la sua Assemblea pubblica che si è svolta oggi, lunedì 10 ottobre, presso il salone comunale F. Paglia ad Agliè. L’incontro ha voluto costituire un momento di riflessione sui cambiamenti da porre in atto per supportarne la crescita delle imprese e talvolta anche per garantirne la sopravvivenza. Oggi, più che mai, infatti, le imprese vedono sovrapporsi alle consuete tematiche organizzative e gestionali, una serie di incognite e preoccupazioni inaspettate che possono trasformarsi in grandi sfide e interessanti opportunità. Sfide e opportunità intorno alle quali è giusto raccogliere proposte, ma anche porre alcuni inevitabili interrogativi. Confindustria Canavese ha chiamato a raccontare la propria visione del cambiamento autorevoli esponenti del mondo accademico, industriale, agricolo e del lavoro.
Dopo i saluti istituzionali, il past president di Confindustria Canavese, Patrizia Paglia, ha dato il via ai lavori della giornata presentando il volume di Marco Peroni “Maestria canavesana” dedicato al nostro territorio: un’opera che l’Associazione ha voluto supportare e donare a tutti i partecipanti in Assemblea perché ritiene che abbia il grande pregio di riuscire a raccontare in maniera singolare e affascinante il Canavese e gli uomini e le donne protagonisti della sua evoluzione.
La Paglia ha poi passato simbolicamente il testimone al neopresidente Paolo Conta, eletto lo scorso 16 settembre in occasione dell’Assemblea privata dei Soci. Conta nella sua relazione ha delineato la scelta e l’importanza del titolo dell’Assemblea, “Cambia-Menti”, ovvero la necessità di difendere l’oggi ma di pensare insieme alle strategie del domani. “Oggi stiamo mettendo in campo energie e competenze per arginare l’emergenza generata principalmente dal caro energia e materiali. Sappiamo cosa fare nelle nostre imprese perché le conosciamo bene e sono parte della nostra vita, e lo stiamo già facendo con coraggio. Il futuro è incerto, ricco di insidie,” ha commentato Conta “ma grandi cambiamenti portano anche grandi opportunità, e dobbiamo prepararci al meglio per individuarle e sfruttarle e fare in modo che generino valore aggiunto per il nostro territorio. In un mondo sempre più complesso, fattori fondamentali perché ciò avvenga saranno la contaminazione di competenze e di idee attraverso l’associazionismo attivo ad ogni livello, locale, regionale, nazionale, ma il contributo dovrà allargarsi a tutti gli attori del territorio.”
I successivi interventi dei relatori hanno poi fornito interessanti visioni sui cambiamenti di quattro temi chiave dell’incontro. Innanzitutto, il lavoro. Quali saranno gli andamenti del mercato del lavoro e le strategie da mettere in atto, le competenze da sviluppare e rafforzare per essere pronti in un mondo in continua e veloce evoluzione? Sono questi alcuni dei quesiti che Andrea Malacrida, Amministratore Delegato di Adecco Italia e autore del libro “Immaginare il Lavoro – Il mondo di ieri, le sfide di domani”, ha provato a tracciare durante il suo intervento.
Insieme a Giuliana Mattiazzo, Vicerettore per il trasferimento tecnologico del Politecnico di Torino, si è, invece, riflettuto sulla rivoluzione energetica. Nel corso della sua relazione la Mattiazzo ha raccontato come dalla ricerca si è passati alla creazione di impresa nel settore delle rinnovabili e, più in particolare, nella settore della generazione di energia dalle onde del mare. Un esempio, come tanti altri, che pone al centro la necessaria azione sinergica tra la manifattura e le nuove tecnologie digitali per lo sviluppo di prodotti high tech.
Giulio Bonazzi, Presidente e AD di Aquafil, si è invece concentrato sul tema dell’economia circolare, che per decenni è stata dai più ignorata o considerata “un settore di nicchia”. Aquafil, azienda leader nella produzione e distribuzione di poliammide 6 in tutto il mondo, da molti anni ha intrapreso un percorso che vede nella sostenibilità e nell’economia circolare il fulcro dei propri valori e della propria strategia di sviluppo. Giulio Bonazzi ha raccontato l’impegno quotidiano per l’eccellenza e la crescita responsabile alla base di tutto l’operato aziendale.
Forte e “circolare” è anche la connessione che lega l’agricoltura alla manifattura: Massimiliano Giansanti, Presidente nazionale di Confagricoltura, ha parlato di questa tematica. Egli ha ricordato come l’intero sistema delle imprese si sia improvvisamente trovato a dover far fronte comune: un aumento senza precedenti dei costi di produzione che rischia di compromettere i normali cicli produttivi. Secondo Giansanti, anche nei momenti più bui, non bisogna smettere a guardare al bagliore del domani: ricerca e innovazione possono fornire nuove soluzioni a vecchi problemi, soprattutto cogliendo l’opportunità di rafforzare un sistema di economia circolare, offerto dal lungimirante quanto periglioso processo di transizione ecologica, in quest’era di cambiamenti.
Al termine degli interventi dei quattro ospiti ha preso la parola il presidente nazionale Carlo Bonomi al quale è stata affidata la conclusione dei lavori. Bonomi ha dichiarato che le imprese italiane hanno fatto il possibile e l’impossibile, hanno investito in ricerca e innovazione. Egli ha affermato che il periodo ora è complesso e richiede unità, serietà e responsabilità da parte dei nostri organi di Governo. Confindustria chiede interventi immediati e misure importanti e condivise per rivedere il mercato dell’energia. Perché senza industria non c’è Italia.
Confindustria Canavese ha tra le proprie prerogative quella di creare visioni, delineare scenari e accendere nell’animo dei propri Associati la voglia di mantenere alto lo sguardo verso il futuro: perché per sapere dove andare bisogna guardare lontano. La speranza di Confindustria Canavese è quella di avere in parte contribuito, grazie ai vari interventi dell’Assemblea, a fare in modo che le imprese siano sempre più preparate ad affrontare al meglio i tanti cambiamenti che caratterizzeranno il nostro futuro.