
Siccità in Piemonte, l’onorevole Daniela Ruffino (Azione): “Con i fondi del Pnrr si gestisca l’acqua”

È vero che quella odierna è una siccità mai registrata negli ultimi settant’anni, ma il fenomeno ha radici ben più lontane, soprattutto in Piemonte, una delle regioni dove la carenza di acqua sta creando problemi non di poco conto ai residenti dei centri urbani, agli agricoltori e agli allevatori. “La siccità in Italia ha origini lontane, da anni i territori aspettano una politica che sappia dare risposte concrete a problemi annunciati: gli alvei fluviali abbandonati e i lavori sulle sponde rinviati, le aree golenali sempre più urbanizzate, i bacini idrici mai realizzati. Ora in Piemonte, regione ricca di acque, così come nel resto d’Italia è il momento di attuarle”.
Lo hanno dichiarato in una nota congiunta, pubblicata dall’agenzia Ansa, la deputata di Azione Daniela Ruffino e Matteo Maino, vicesegretario regionale del Piemonte e membro del Gruppo nazionale di Agricoltura di Azione.
Nel comunicato i due esponenti politici sottolineano che prima mancavano i soldi per poter realizzare le opere che servivano per evitare che si verificassero le attuali condizioni di emergenza idrica, ma adesso che sono disponibili i fondi del Pnrr, il Green Deal, la decarbonizzazione, l’agricoltura di precisione, gli strumenti tecnologici per desalinizzare l’acqua del mare.
Matteo Maino non nutre dubbi sorta a questo riguardo: mancano la volontà politica, la capacità, la gestione, il controllo e la manutenzione del territorio per evitare le emergenze che sono sempre più frequenti e più gravi. “Noi proponiamo di rendere strutturali le strategie di gestione territoriale – sottolinea -. Una gestione ed amministrazione efficace ei bacini di prima raccolta, delle aree tampone di trattenimento acque meteoriche alla fitodepurazione delle acque reflue, dalla priorità agli invasi idroelettrici alla costruzione di opere infrastrutturali di raccoglimento”.
A giudizio di Daniela Ruffino e Matteo Maino è mancata una capacità di gestione da parte di molte amministrazioni locali: appellarsi poi a Commissari straordinari non risolve il problema spiega l’onorevole Daniela Ruffino che conclude: “Dobbiamo creare oggi le condizioni per una migliore gestione delle acque che ci permetta di non disperdere il bene naturale più prezioso che abbiamo”.