15/02/2016
Politica
Lodo Asa, due le soluzioni possibili: impugnazione della sentenza e transazione con Ambrosini
E’ terminata da poco la riunione alla quale hanno partecipato quasi tutti in sindaci dei 52 comuni interessati dal lodo Asa e che dovrebbero versare nelle esauste casse dell’ex società consortile 37 milioni di euro più le spese accessorie come hanno sentenziato il 10 febbraio di giudici del collegio arbitrale. All’incontro, convocato dal sindaco Alberto Rostagno e che si è svolto nella sala consigliare del Comune, hanno preso parte anche l’avvocato Paolo Scaparone e il suo assistente avvocato Jacopo Gendre. All’inizio dell’incontro Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo Canavese e portavoce dell’Area Omogenea del Canavese Occidentale ha ripercorso, a beneficio dei tanti amministratori subentrati quando ormai l’Asa era commissariata e che quindi non ne conoscevano i particolari, l’excursus che ha condotto il Consorzio al fallimento. All’incontro hanno partecipato anche i tre commissari delle tre comunità montane che facevano parte del consorzio e hanno preso la parola anche i sindaci di Busano, Colleretto Castelnuovo, Cuorgnè, Rivara, Favria, Levone, Frassinetto, Lusigliè, Valperga e Locana.
Gli avvocati, che rappresentano e tutelano gli interessi delle comunità coinvolte nel lodo Asa hanno illustrato nei dettagli l’attuale situazione. Questo tipo di lodo arbitrale può essere impugnato in appello per tutta una serie di motivazioni sostanzialmente legate alla legittimità così come può essere percorribile la strada della trattativa con il commissario straordinario Stefano Ambrosini. Molti amministratori hanno chiesto chiarimenti sulla situazione attuale e l’orientamento attuale sembra essere quella del ricorso. Ad inizio della prossima settimana lo studio legale Scaparone si è impegnato a produrre una memoria contenente una risposta ai vari chiesti posti da diversi amministratori che Alberto Rostagno invierà a tutti i soggetti coinvolti. Già la prossima settimana potrebbe essere convocato un secondo incontro dei sindaci per definire, in base a quanto produrrà lo studio Scaparone, la decisione collettiva su quali passi intraprendere. Alberto Rostagno, nel sottolineare che si valuterà con attenzione tutte le possibilità non esclude anche la possibilità che si possa, da un lato impugnare la sentenza arbitrale e dall’altro valutare una transazione finanziaria con il commissario Ambrosini. Nel contempo sarà redatta una relazione che sarà inviata alla Corte dei Conti di Torino. L’ultima parola spetterà all’assemblea dei sindaci.
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