08/11/2021

Sanità

Manca il personale, ma le guardie mediche di Pont e Locana non chiuderanno. La Lega attacca il Pd

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“Nelle scorse settimane avevamo già più volte ribadito la volontà di tenere aperte le guardie mediche a Locana e a Pont Canavese, per mezzo di una collaborazione proattiva tra Comuni, Asl e Regione, trovo quindi veramente pessimo il tentativo del collega Consigliere regionale Avetta di buttarla nel politico” con queste parole il Consigliere regionale Andrea Cane ha stigmatizzato le dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale del Pd Alberto Avetta collegate all’interrogazione sulle criticità del servizio e sulle scelte della Regione che rischiano di penalizzare gli abitanti delle Valli, presentata dallo stesso rappresentante del Partito Democratico in Consiglio regionale.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il vicesindaco di Locana Mauro Guglielmetti, in qualità di parte in causa diretta: “Sono piuttosto stupito che il consigliere regionale Avetta, anche su un tema così delicato, cerchi di fare propaganda politica. Come Amministratore di Locana ho personalmente incontrato giovedì 4 novembre il direttore generale Scarpetta insieme al dottor Bono e non si è nemmeno presa in considerazione l’idea della chiusura della sede della guardia medica di Locana, anzi ringrazio l’impegno di Asl e Regione per il lavoro che stanno facendo per cercare di mantenere aperte le sedi. Credo quindi che prima di creare inutili allarmismi Avetta dovrebbe perlomeno informarsi prima”.

Spiega Andrea Cane, che è anche Consigliere Comunale di Ingria, area interessata dalle paventate chiusure: “Come Amministratore e residente di queste Valli, ricordo al collega dell’opposizione che la carenza di personale è un dato oggettivo presente non solo nell’ Asl T04, ma a livello nazionale, ribadisco quindi l’assoluta scorrettezza di chi alimenta la paura dei cittadini”.

A giudizio di Andrea Cane è consigliabile mettere le diatribe da parte e giocare per la stessa squadra: “Proprio per questa ragione giovedì sera scorso ho personalmente accompagnato, sotto richiesta dei volontari della Croce Rossa, il direttore generale Stefano Scarpetta con il dottor Bono presso la loro sede di Pont Canavese, di modo che fosse ribadita la volontà da parte delle istituzioni sanitarie locali e regionali di far di tutto affinché i servizi per i cittadini delle nostre Valli non fossero penalizzati. Ricordo ancora che numerose iniziative sono state adottate dall’Asl per il reclutamento del personale mancante: dopo che a gennaio 2021 si era esaurita la graduatoria annuale per il conferimento degli incarichi a tempo determinato, si è proceduto a bandire, avvisi straordinari a marzo, a maggio, a luglio e a settembre, oltre a conferire incarichi di ‘disponibilità a sostituzione generica’, ai medici che si sono via via dichiarati disponibili. A fronte di 25 incarichi carenti (rilevati a marzo 2021, ora se ne registrano otto in più) hanno presentato domanda solo 6 medici ed hanno definitivamente accettato l’incarico a tempo indeterminato solo due. Riguardo la gestione delle guardie mediche, visto il crescente fabbisogno e la richiesta regionale relativa all’ avvio del Numero Unico Armonizzato 116117 è stato avviato un preciso monitoraggio delle attività effettuate e si è attivato un tavolo periodico di confronto e programmazione condivisa dalle rappresentanze sindacali, al fine di tutelare l’utenza con le risorse disponibili”.

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