
San Giusto Canavese: il sindaco ai ragazzi: “Siate molto prudenti”. A casa tre classi della scuola primaria

I bambini contraggono il Coronavirus e il Comune decide la chiusura di tre classi della scuola primaria. Accade a San Giusto Canavese dove, stando ai dati forniti dall’Unità di crisi della Regione Piemonte, in paese si contano 42 casi positivi. Ora, per quanto l’Asl T04 abbia escluso la possibilità di un focolaio all’interno del plesso scolastico, l’Amministrazione ha optato per la didattica a distanza come misura prudenziale. Lo ha comunicato sui canali social il sindaco Giosi Boggio.
“L’attuale situazione caratterizzata da un incremento del numero dei contagi, impone un ulteriore invito a tutti i Sangiustesi al rispetto delle misure precauzionali anti-covid utili a contrastarne la diffusione – scrive la prima cittadina su Facebook -. Rivolgo un particolare appello ai giovani affinché si adoperino a rispettare la normativa vigente e maturino la consapevolezza di quanto sia elevato il rischio di comportamenti non conformi alle norme anti contagio. Le belle giornate sicuramente non aiutano a non incontrare gli amici e il forte desiderio di ritornare ad avere una vita sociale neppure: eppure è fondamentale mantenere condotte responsabili ed orientare le proprie energie al bene comune. Vediamo oggi come anche molti giovani e giovanissimi stiano contraendo il virus e di come oggi più che mai diventino vettori nel contagio delle loro famiglie e dei soggetti più fragili della nostra Comunità”.
E ancora: “Attualmente 3 classi della scuola primaria sono in didattica a distanza e anche se l’Asl, analizzati minuziosamente i casi, escluda categoricamente che ci sia un focolaio all’interno della scuola, ciò non toglie che anche i bambini si stiano ammalando – afferma Giosi Boggio -. Se la maggioranza di essi è asintomatica, così non succede per i loro familiari. Esorto allora tutti ad avere comportamenti responsabili, invito i genitori a sensibilizzare alla problematica i propri figli e a prestare attenzione ai loro comportamenti poiché una vita sociale intensa e uno scarso livello di attenzione li espone al contagio e ad essere vettori di contagio”.