16/11/2020

Sanità

Covid, il Gruppo d’indagine Pd incontra i sindacati degli infermieri: “Situazione disastrosa”

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Il gruppo di lavoro di indagine sull’epidemia Covid 19 ha incontrato nella mattinata di oggi, lunedì 16 novembre, le rappresentanze sindacali degli infermieri. Nel corso degli incontri le organizzazioni hanno innanzitutto lamentato una carenza di confronto e coinvolgimento che persiste anche in questa fase della pandemia: un tema tristemente ricorrente, sottolineano Raffaele Gallo, presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale, Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità e Daniele Valle, coordinatore del Gruppo d’indagine sul Covid 19, nelle interlocuzioni con le rappresentanze sindacali.

Per i membri del Gruppo di Indagine emerge in maniera significativa una disponibilità, oltre 500 unità, di personale Oss e infermieristico in graduatoria per posti a tempo indeterminato (almeno nelle Asl di AT, CN, NO, AL), a cui però non si attinge preferendo soluzioni precarie consentite dalle normative eccezionali ora vigenti, a cui aggiungere quelle che sono trasformazioni di contratti interinali. Addirittura, in alcune aziende, le assunzioni a tempo indeterminato sarebbero inferiori rispetto a quelle degli anni precedenti. Un tema significativo, specie alla luce della competizione tra sistemi regionali e i sistemi pubblico e privato, per accaparrarsi personale: siamo dell’idea che occorra spingere sulle assunzioni con maggior decisione.

“Le Organizzazioni sindacali si sono, infine, a lungo soffermate sulle difficoltà di accesso al tampone nel corso della prima ondata e sulla difformità, ancora presente, nell’applicazione dei protocolli di screening per gli operatori nella seconda ondata: alcune Asl e Aso non hanno ancora effettuato neanche il primo controllo previsto dal 3 settembre – spiegano Raffaele Gallo, Domenico Rossi e Daniele Valle -.  Drammatica, inoltre, è la gestione della differenziazione dei percorsi, che, anche in questa seconda fase, non riescono separare quelli puliti da quelli sporchi.

Mancano le aree grigie negli ospedali e sul territorio gli infermieri passano da servizi in contesti Covid, come le Rsa dove vengono inviati, a servizi in contesti puliti, magari sul territorio. Occorre garantire al personale un accesso periodico e diretto ai servizi di diagnosi del C Covid19, per garantire la sicurezza dei lavoratori e l’operatività del sistema ospedaliero e l’Unità di crisi deve farsi carico di verificare la puntuale applicazione delle sue disposizioni da parte delle aziende”.

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