
Covid, i sindacati dei medici e degli infermieri: “Si faccia subito un’area di degenza extra ospedaliera”
L’Anaao-Assomed, l’associazione dei medici dirigenti e il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche hanno espresso, in una nota stampa congiunta, la loro preoccupazione per l’andamento della curva epidemiologica e chiedono che la Regione Piemonte si attivi al più presto per realizzare una struttura di degenza extra ospedaliera con letti di terapia intensiva e subintensiva.
“L’andamento esponenziale della curva epidemica è preoccupante. La crescita del numero di ricoveri ospedalieri è tale che tra pochi giorni supereremo quelli del picco di aprile – spiegano Chiara Rivetti, segretaria regionale dei medici dirigenti e Francesco Coppolella segretario regionale del Nursind -. Che gli ospedali siano prossimi al collasso è testimoniato dalla drammatica situazione dei Pronto Soccorso, che hanno crescente difficoltà a ricoverare nei reparti di degenza. La tendenza a saturare rapidamente le risorse umane ed i posti letto, la riduzione dell’assistenza per i pazienti Covid negativi, per dirottamento di risorse ed energie su Covid positivi, impongono scelta rapide e decise”.
Sulla scorta di queste constatazioni Anaao Piemonte e Nursind Piemonte congiuntamente chiedono che con urgenza venga previsto l’allestimento di un’area modulare di degenza extra ospedaliera, con letti di Terapia Intensiva e Subintensiva. Il suggerimento è quello di valutare l’area Lingotto Fiere, già fornita di dotazioni, spazi, ampia accessibilità e vicinanza alla Città della Salute o rivalutare le Ogr (nella foto). A giudizio degli esponenti sindacali sarà inoltre indispensabile l’istituzione di équipes dedicate e formate alla gestione clinica e dei DPI, da indirizzare al sito individuato.
“Nella fase 1 si era deciso, per le stesse ragioni, di aprire i letti alle Ogr, poi chiusi dopo soli 100 giorni. Si potrebbe anche valutare la possibilità di utilizzare unità modulari di terapia intensiva, adiacenti ma esterne agli ospedali (Container modular Hospital) come quelli usati in Francia – aggiungono Chiara Rivetti e Francesco Coppolella -. A nostro avviso è urgente, mentre si cerca in parallelo di organizzare un’adeguata risposta territoriale, che in questi mesi avrebbe dovuto essere predisposta, creare posti letto per assistere i malati.
Purtroppo, la colpevole carenza di medici ed infermieri presupporrà di richiedere turni aggiuntivi a personale già occupato, turni che dovranno essere adeguatamente retribuiti. Abbiamo chiesto più volte, nei mesi estivi, aggiornamenti su come la Regione e le Aziende si stessero preparando in particolare per predisporre posti letto e reclutare personale. I fatti di oggi dicono che si è fatto ben poco”.