30/07/2020

Economia

Varata la legge sui canoni idrici. 6milioni alla Città Metropolitana. Fondi anche per il Canavese

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La nuova legge sui canoni idrici votata nella mattinata di ieri mercoledì 29 luglio in Consiglio regionale porta in dote circa 6 milioni di euro alla Città Metropolitana di Torino, quota parte di queste risorse arriveranno in Canavese e saranno destinate al sostegno dei territori di montagna e per la manutenzione di strade e infrastrutture.

“Con questo stanziamento – ha commentato al termine dei lavori di aula il consigliere di Ingria Andrea Cane – potremo finanziare lavori ed interventi necessari alle Valli Orco e Soana, di Lanzo e canavesane in generale, velocizzando progetti dedicati alla viabilità delle nostre strade che spesso pagano lo scotto di essere più strette ed impervie rispetto per esempio alle valli gemelle valdostane. Ringrazio il lavoro di concertazione di tutti colleghi, di maggioranza e di minoranza, primo tra tutti il presidente Alberto Preioni, che ha creduto e lavorato per mesi a questo provvedimento che porta beneficio a tutte le terre alte piemontesi: in campagna elettorale avevamo sostenuto più volte che la Montagna piemontese dovesse avere una voce forte e coesa da parte della politica: in meno di un anno tutto ciò è diventato finalmente realtà”.

Alberto Preioni Preioni entra nel dettaglio del provvedimento finanziario e spiega che “si tratta di una legge rivoluzionaria per chi le acque le vive, le gestisce e a volte, per i fenomeni naturali avversi le subisce. La Lega è attaccata ai territori e lo dimostra coi fatti, adoperandosi perché anche in quelli più piccoli e di frontiera gli abitanti possano usufruire di tutti i servizi essenziali, quali per esempio la manutenzione delle strade e la sicurezza degli edifici scolastici. Mai più, grazie a noi, comunità di serie B! Non c’è alcuna volontà di penalizzare altre province, sia ben chiaro, sono previste infatti forme di compensazione per quelle che non hanno diritto ai canoni idrici. Grazie alla legge approvata oggi vanno anche 6 milioni di euro ai territori montani di Torino, 3,5 a quelli di Cuneo e 500 mila euro a tutte le altre province. Dalla Lega ancora una volta un percorso lineare e tostissimo: dopo una prolungata analisi con le minoranze – sottolinea Preioni – siamo soddisfatti che alla fine, in coerenza con quanto avevano dichiarato al proposito, è stata presentata una legge da tutti, votata all’unisono, soprattutto per tutti”.

“Con il via libera alla legge sui canoni idrici – ha concluso il leghista Andrea Cane – il Canavese respira. Lo so bene perché io in montagna ci vivo, le terre e le nostre acque le conosco: le nostre valli vivono di acqua che a volte è madre, a volte matrigna. Ce ne ricordiamo quando subiamo episodi di dissesto idrogeologico, quando dobbiamo investire per nuovi argini o per la pulizia degli alvei. Ecco ciò che si aspettavano i cittadini che abitano i nostri enti locali montani, ovvero una gestione attenta al Piemonte della cartina geografica-fisica e non solo di quella politica, proprio come abbiamo fatto oggi in Regione votando questa legge: progetti veri, con benefici tangibili anche per le future generazioni che sceglieranno la montagna come luogo per viverci e non solo di passaggio”.

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