05/05/2020

Cronaca

“Le nostre attività in ginocchio per il Covid-19”. Due albergatori canavesani denunciano la Cina

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Due albergatori canavesani hanno deciso di far causa al Ministero della Salute cinese e italiano perché, a loro giudizio, non avrebbe messo in atto in tempo utili le pratiche per contenere la diffusione del Coronavirus in Italia. Il chivassese Rudy Benco, proprietario dell’Hotel Ritz di Chivasso e dell’Hotel Rondissone con gli annessi ristoranti Giachino ed Emporio e Mauro Cortese, proprietario dell’Hotel Astoria di Cuorgnè hanno depositato, tramite l’avvocato del Foro eporediese Andrea Bertano, una citazione civile al tribunale di Ivrea.

L’accusa mossa al Ministero della Repubblica Popolare cinese è quella di aver procurato ai due albergatori ingenti danni economici. Si tratta di due cause parallele, entrambe seguite dallo stesso legale avviate nelle quali si accusa la Cina di aver colpevolmente ritardato la comunicazione del contagio con i conseguenti rischi alla quale è stata esposta la comunità italiana con i risultati che tutti ormai conoscono. I decreti restrittivi di contenimento adottati dal Governo hanno “portato alla chiusura anticipata dell’hotel e di tutti i servizi connessi con conseguenze disastrose anche per il licenziamento del personale delle strutture e la disdetta dei contratti di fornitura, così come avvenuto in altre strutture ricettive”.

In sostanza i ricorrenti chiedono ai giudici del tribunale di Ivrea di accertare “la grave responsabilità del diffondersi del virus e dei suoi gravi effetti letali a cavallo fra novembre e dicembre 2019, e comunque di non aver assunto i necessari provvedimenti di controllo sugli scali aeroportuali in partenza dalla Cina nonché la chiusura dei voli diretti ed indirettamente provenienti dalla predetta nazione”.

L’avvocato Bertano si rifà a una sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite che ha stabilito che il compito di un ministero della salute è quello di salvaguardare e tutelare la salute collettiva in ambito nazionale ed è responsabile, in caso di dolo o negligenza, dei danni cagionati alla salute pubblica. Non escluso che ai primi due coraggiosi imprenditori si aggiungano altri colleghi che lamentano danni economici molto importanti. La prima udienza della causa civile è stata fissata per il prossimo 16 dicembre.

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