
Sono 221 le persone positive al coronavirus. I decessi sono 5. Il Piemonte diverrà “Zona gialla?”
Sono 221 le persone risultate positive al test in Piemonte. Lo conferma il bollettino ufficiale diramato dalla Regine Piemonte. Ne risultano 162 ricoverate in ospedale, 38 in Terapia intensiva: 7 ad Asti, 11 a Torino (1 al Maria Vittoria, 3 alle Molinette, 1 al Martini, 1 al Mauriziano, 5 al San Giovanni Bosco), 4 al San Luigi di Orbassano, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 ad Alessandria, 1 a Novara. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 54 persone. Cinque le persone decedute. In Canavese i casi positivi sono al momento otto: quattro a Chivasso, due a Cuorgnè, uno a Lanzo e un altro a Nole.
Afferma l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi: “Abbiamo rappresentato al Governo la situazione di difficoltà del Piemonte. Non vogliamo compiere fughe in avanti, ma è necessario prendere atto che non è più possibile ricondurre i contagi a focolai accertati. In questo caso, la norma prevederebbe l’applicazione delle stesse disposizioni riservate alle zone con focolai autoctoni, come la ‘zona gialla’ in Lombardia. Attendiamo al più presto una risposta”.
Sulla disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti affetti da Coronavirus, l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, osserva “che si stanno attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti da destinare all’emergenza, in modo da evitare il più possibile la movimentazione dei malati verso i Covid Hospital. Secondo la letteratura scientifica ad ogni posto di Rianimazione corrispondono 5 posti di ventilazione e 20 di ricovero ordinario. Su questo paradigma stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l’obiettivo di mantenere i pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital”.
Da lunedì 9 marzo inizierà l’iter di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di Crisi è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina delle Università di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione approvata nella seduta di Giunta di venerdì 6 marzo. Si sta inoltre predisponendo un sistema di premialità per il personale che in questi giorni, con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l’epidemia”.