08/02/2020
Cronaca
Castellamonte: venerdì 14 al “Martinetti” si proiettano i filmati inediti sull’industria canavesana
Venerdì 14 febbraio alle ore 21,00 presso il Centro Congressi “P. Martinetti” di Castellamonte il Consiglio di Biblioteca organizza “C’era una volta la fabbrica. Filmati inediti sulla realtà industriale canavesana” con l’Archivio Nazionale Cinema Impresa e in collaborazione con l’Archivio Audiovisivo Canavesano. Una convenzione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia Spa ha dato vita nel 2006 all’Archivio Nazionale Cinema Impresa, che ha per obiettivo primario la conservazione e la diffusione dei documenti visivi realizzati nel Novecento in ambito d’impresa.
Il cinema industriale ha rappresentato dagli Anni Trenta agli Anni Ottanta un settore importante della politica aziendale e ha prodotto migliaia di documenti che oggi costituiscono un patrimonio prezioso per ricostruire la storia economica e sociale dell’Italia e più complessivamente la memoria del nostro tempo. La riscoperta degli archivi industriali consente inoltre di valorizzare ambiti produttivi del cinema italiano a lungo dimenticati, reintegrando nella filmografia di importanti cineasti le opere da loro realizzate per il cinema d’impresa.
L’Archivio, che ha sede ad Ivrea nell’ex asilo olivettiano progettato da Mario Ridolfi, conserva, infatti, opere di: Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti, Paolo e Vittorio Taviani, Bernardo Bertolucci, Luciano Emmer, Dino Risi, Valentino Orsini ed Ermanno Olmi.
L’Archivio, che ha sede ad Ivrea nell’ex asilo olivettiano progettato da Mario Ridolfi, conserva, infatti, opere di: Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti, Paolo e Vittorio Taviani, Bernardo Bertolucci, Luciano Emmer, Dino Risi, Valentino Orsini ed Ermanno Olmi.
Sono circa 82mila i rulli di film realizzati a partire dai primi anni del secolo scorso da imprese come l’Olivetti e la Fiat, che hanno fortemente caratterizzato il volto del Canavese e del Piemonte, ma anche da realtà solo apparentemente “minori” quali la Martini e Rossi, la Borsalino, la Venchi Unica.
Ed ancora hanno affidato il loro materiale filmico (e talvolta anche fotografico) alle competenze del personale dell’Anci le Ferrovie dello Stato, la Metropolitana Milanese ed enti di ricerca come l’Enea. In accordo con la Direzione Generale Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali l’Anci ha realizzato un apposito canale Youtube, CinemaimpresaTV. Obiettivo principale dell’iniziativa è quello di far conoscere sul web il grande patrimonio degli archivi d’impresa, rendendo possibile a ricercatori, studenti o semplici curiosi la consultazione in rete di documenti audiovisivi di fondamentale importanza per ricostruire la storia economica e sociale del secolo scorso.
Ed ancora hanno affidato il loro materiale filmico (e talvolta anche fotografico) alle competenze del personale dell’Anci le Ferrovie dello Stato, la Metropolitana Milanese ed enti di ricerca come l’Enea. In accordo con la Direzione Generale Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali l’Anci ha realizzato un apposito canale Youtube, CinemaimpresaTV. Obiettivo principale dell’iniziativa è quello di far conoscere sul web il grande patrimonio degli archivi d’impresa, rendendo possibile a ricercatori, studenti o semplici curiosi la consultazione in rete di documenti audiovisivi di fondamentale importanza per ricostruire la storia economica e sociale del secolo scorso.
L’Archivio ha un laboratorio interno che digitalizza tutti i principali formati di pellicole cinematografiche sino a una risoluzione 4K e digitalizza i più diffusi nastri magnetici su cassetta e a bobina aperta. Il laboratorio è inoltre fornito di software professionali per il restauro digitale dell’immagine e dell’audio.
Negli ultimi anni l’Archivio si è aperto a generi cinematografici poco o per nulla conosciuti come il cinema a tematica religiosa, con i film della congregazione Salesiana e della Mediacor, il cinema sperimentale e militante ed il cinema di famiglia di cui conserva una delle più numerose collezioni nazionali: circa 10.000 film che testimoniano l’evoluzione di un’intera comunità.
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