
Canavese, Netflix investe in Italia e il Canavese si candida per le future produzioni Tv

Un’occasione da non perdere perché potrebbe essere irripetibile. Netflix, il colosso statunitense di vendita on line di dvd e video in streaming, sarebbe disposto a investire in Italia. Parola di Darren Nielson, il potente director of Content Acquisition dell’azienda di contenuti multimediali. Un annuncio importante che è stato effettuato proprio oggi, nel giorno in cui Netflix ha lanciato in Italia il servizio di video on demand.
Nielson ha dichiarato che la multinazionale è disposta a produrre serie Tv italiane e a esportarle in tutto il mondo grazie alla piattaforma di cui dispone. Fabrizio Gea, presidente di Confindustria Canavese è convinto che l’intenzione di produrre in Italia è un’opportunità che il Canavese non può lasciarsi sfuggire. Occorre quindi, fare in modo che si possa offrire idee e competenze sulle quali puntare. Negli ultimi decenni il Canavese è stato protagonista di numerose serie televisive che hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. D’altro canto la realizzazione degli stabilimenti di Telecittà a San Giusto Canavese, ha consentito alla Rai e Mediaset di produrre celebri soap come “Centrovetrine” e “Vivere”.
Da non dimenticare, tra l’altro, il celebre Castello ducale di Agliè che ha fatto da sfondo alla storia d’amore tra il conte Fabrizio Ristori ed Elisa di Rivombrosa che ha ottenuto un successo clamoroso. La produzione di sceneggiati e film ha consentito anche la creazione di un indotto che occupava, nei tempi d’oro, quasi un migliaio di persone, tra tecnici, falegnami, elettricisti e fornitori. La prima mossa da compiere e senza perdere tempo, a giudizio di Fabrizio Gea, è quella di candidare il Canavese e le imprese attive sul territorio, quale primo partner della multinazionale americana. Se così fosse e se Netflix accettasse, sarebbe una manna per questo comparto che in Canavese sta attraversando un grave momento di difficoltà.