
Cuorgnè, la villa del presunto boss torna alla collettività

La villa, un tempo appartenuta all’ex presunto boss della ‘nadrangheta Bruno Iaria, coinvolto nell’operazione “Minotauro” e confiscata dallo Stato, ritorna ufficialmente a disposizione della collettività cuorgnatese.
La lussuosa abitazione sarà utilizzata per fronteggiare le emergenza abitative: il che vuol dire che ospiterà coloro che non hanno più un tetto sotto al quale ripararsi. Questa mattina ha avuto luogo, come già ampiamente prennunciato, il passaggio della “Carovana Antimafie”. Un passaggio simbolico per sottolineare il ritorno della legalità in quella villa in cui si ritrovavano gli affiliati all’organizzazione mafiosa.
L’onere della trasformazione dell’edificio toccherà alle associazioni “Libera” e “Mastropietro”. E se questo sarà possibile, il merito è da attribuire all’Amministrazne comunale guidata dal sindaco Beppe Pezzetto e alla sua perseveranza nel superare tutti gli ostacoli burocratici, pur di ottenere l’affidamento del caseggiato confiscato.
Questa mattina sono iniziati i primi lavori di ripristino dell’edificio. Alla cerimonia di ritorno alla legalità, oltre al primo cittadino Beppe Pezzetto, al vicesindaco Colombatto e al consigliere comunale Pieruccini, erano presenti anche alcuni sindaci del Canavese.
Il maltempo, purtroppo, ha scoraggiato i cuorgnatesi a presenziare al passaggio della “Carovana Antimafie” che proseguirà il suo lungo viaggio attraverso l’Europa.