
Volpiano, la questura sgomina un’organizzazione di trafficanti di droga

Le forze dell’ordine hanno sgominato un’organizzazione criminale che importava droga dall’Albania in Italia utilizzando un aereo privato ultraleggero. Il veivolo era stato modificato per trasportare ingenti quantitativi di marijuana.
In manette sono finiti M.L., albanese di 37 anni residente a Volpiano e P.D.A. residente a Varese e proprietario di un albergo sulle rive del Lago Maggiore, F. A., albanese residente a Druento, classe 1972, e R.C., sessantenne di Borgosesia. L’accusa per tutti è di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio internazionale di stupefacenti. Il propietario del piccolo aereo da turismo era l’albergatore. Il veivolo è stato sequestrato dalla magistratura.
Nei suoi viaggi verso l’Albania, l’ultralleggero decollava dal campo di volo di Gattinara (Vc) e faceva scalo in provincia di Lecce per rifornirsi di carburante. Il pilota evitava accuratamente di sorvolare i centri abitati. Una prassi che ha sollevato non pochi sospetti. Gli uomini della polizia di Stato, coordinati dal pm torinese Antonio Rinaudo, hanno indagato per diversi mesi e avrebbero appurato che durante gli scali per il rifornimento, la marijuana veniva rivenduta al dettaglio.
I viaggi duravano poche ore e in questo modo i narcotrafficanti riuscivano a rifornire il fiorente mercato della droga di Torino e provincia, Biella e Vercelli. Ingente il guadagno: ogni viaggio costava poco più di 500 euro ma gli stupefacenti potevano fruttare un incasso di 250 mila euro. Le indagini proseguono per individuare altri complici sia in Italia che in Albania.