
Rivarolo, all’ex Salp spunta il pericoloso cromo esavalente

Una bomba ecologica di notevoli proporzioni. Si tratta del cromo esavalente, ancora presente nelle falde acquifere che scorrono al di sotto del vecchio stabilimento ex Salp di via Torino. La pericolosa sostanza, residuo della lavorazione delle pelli, continua, a dispetto della bonifica iniziata dieci anni fa dai privati che hanno acquistato l’area, ad essere presente nel terreno. A rilevare la presenza del cromo esavalente è stata l’Arpa che nel mese scorso ha effettuato numerosi prelievi all’interno dell’ex conceria. Ora, fino quando il problema non sarà risolto, nessun progetto inerente alla riqualificazione dell’area potrà essere realizzato. Ad affermarlo è il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno. La fabbrica, chiusa nel 1995, negli anni Settanta era arrivata ad avere 400 dipendenti. Una delle più attive e grandi realtà industriali dell’Alto Canavese che ha dovuto cessare l’attività.
E così il recupero dell’enorme area dove sorgeva la ex Salp, che di recente è tornata alla ribalta, si allontana ancora. Alcuni privati hanno presentato di recente due progetti che prendevano la costruzione di grandi condomini. Una vera e propria colata di cemento che l’amministrazione rivarolese ha respinto. E, intanto, il vecchio stabilimento continua a torreggiare, impietosamente tormentato dalle crepe e dal decadimento causato dall’abbandono, all’ingresso della città.