Rivara, esposto in procura della minoranza sulla gestione degli scontrini della Fiera Autunnale

08/03/2017

Un esposto in procura e alla Corte dei Conti: lo ha presentato il gruppo consigliare di minoranza Uniti per Rivara. Si tratta dell’ennesimo atto di una querelle che va avanti da diverso tempo. Il capogruppo Lorenzo Terrando ha messo insieme un dossier che ha consegnato insieme all’esposto alla Corte dei Conti di Torino e alla Procura di Ivrea. Sotto accusa è la gestione finanziaria delle due ultimi edizioni della Fiera Autunnale. Il gruppo di opposizione accusa, senza mezzi termini, l’amministrazione guidata dal sindaco Gianluca Quarelli di poca trasparenza sulle modalità di gestione del denaro contante, “maneggi di denaro dubbi ed emissione di scontrini alquanto bizzarra, sorvolando sulla disgustosa e plateale presa in giro nei confronti degli esponenti del gruppo consiliare di Uniti per Rivara presenti. Il nostro sindaco e i suoi consiglieri non si sono fatti mancare nulla nel corso delle due recenti edizioni del pranzo della Fiera Autunnale”.

Nel mirino delle aspre accuse mosse dall’opposizione è finito ancora una volta il sindaco di Rivara Gianluca Quarelli e i consiglieri della maggioranza che lo sostengono. Non è la prima volta che il primo cittadino è oggetto di furenti attacchi politici. “E’ il modo dell’opposizione per mascherare l’assenza di una strategia politica. Non è la prima denuncia e non  mai stato aperto alcun procedimento” controreplica seraficamente il sindaco Gianluca Quarelli che, in un comunicato ha risposto, punto per punto, alle argomentazioni della minoranza. Scrive il primo cittadino:

“Avuta notizia dell’ennesima denuncia presentata contro il sottoscritto e l’Amministrazione Comunale di Rivara dal gruppo di minoranza consiliare preciso quanto segue:

In merito all’assoluta legittimità del comportamento tenuto dal sottoscritto e dagli altri esponenti dell’Amministrazione Comunale credo sia superfluo aggiungere alcunchè. Ho già diffusamente dato conto degli atti e delle motivazioni che li hanno ispirati in numerosi interventi pubblicati sui vari organi di stampa. Come già più volte ribadito la legalità e la trasparenza sono da sempre i principi ispiratori della nostra azione politica. Principi che ci hanno consentito di portare avanti negli anni i nostri progetti senza scendere mai a compromessi con nessuno, e sottolineo nessuno. Principi che gli stessi cittadini hanno riconosciuto accordandoci la loro fiducia, a larga maggioranza, per un secondo mandato. Principi che ci consento di conservare la più assoluta tranquillità e fiducia nella valutazione degli organi preposti, che già in passato hanno riconosciuto in più occasioni la bontà del nostro operato.

Questo è solo l’ultimo capitolo di una storia iniziata qualche anno fa e certamente non ancora conclusa. Una storia di ambizione personale frustrata da una sconfitta elettorale mai digerita né tantomeno riconosciuta. Una storia che non ha nulla, ma proprio nulla, a che vedere con gli interessi della nostra comunità ma piuttosto col desiderio di soddisfare il proprio ego. Non ci sono contraddizioni, non ci sono prese in giro. C’è solo tanto fango. Di disgustoso e patetico, tanto per citare il colorito vocabolario del nostro gruppo di minoranza, c’è solo il solito tentativo di conquistarsi un po’ di visibilità, allo scopo, nemmeno tanto celato, di nascondere un fallimento che va avanti da quasi tre anni. Il fallimento politico di un terzetto di personaggi non in cerca d’autore, come direbbe Pirandello, ma piuttosto in cerca di un senso da dare alla loro esperienza in minoranza comunale, che fino ad ora è stata, manco a dirlo, un fiasco totale. I numeri, ahimè, sono impietosi. Al netto delle tante denunce presentate e delle centinaia di ore di lavoro fatte perdere ai funzionari comunali per soddisfare i propri capricci, possiamo tranquillamente affermare che fino a questo momento non è pervenuta una sola proposta concreta.

Evidentemente preparare denunce e comunicati stampa porta via troppo tempo perchè resti anche qualche minuto da dedicare alla cittadinanza”-

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