18/05/2019

Cronaca

Chivasso: termina l’incubo della discarica. In arrivo un altro milione e mezzo di euro per la bonifica dell’impianto

Chivasso

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Lunedì 13 maggio, la Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell’Ambiente ha comunicato l’avvio dei contatti con la Regione Piemonte per iniziare il percorso di finanziamento degli interventi di bonifica della discarica di Chivasso. Va ricordato, che il 15 novembre del 2017, il sindaco Claudio Castello e l’assessore all’Ambiente Pasquale Centin si recarono direttamente a Roma dal Ministro dell’Ambiente per sottoporre alla sua attenzione la gravità della situazione collegata alla gestione post mortem della discarica e, a seguito di quell’incontro, il 28 febbraio 2018, il Cipe, con Deliberazione n. 11, approvava l’addendum al Piano Operativo Ambiente al cui interno risulta la disponibilità della somma di 1 milione e 500 mila euro per gli interventi sulla discarica di Chivasso. Soldi che, come comunicato alla Regione Piemonte martedì 14 maggio saranno ora erogati.

“A cento settimane di distanza dall’insediamento della nostra Amministrazione Comunale – ha detto il sindaco Claudio Castello – arriviamo a questo importantissimo risultato che mette a disposizione un milione e mezzo di euro che vanno ad aggiungersi alle escussioni delle fidejussioni fatte da Regione e Città Metropolitana. Fin dal primo momento, uno degli obiettivi che ci siamo prefissi è stato quello della messa in sicurezza della discarica e non c’è stata una sola settimana delle cento che sono trascorse, in cui non abbiamo partecipato a riunioni o tavoli tecnici sull’argomento, con l’ausilio di tecnici competenti e contattando tutti gli enti preposti. In totale, oggi, abbiamo 2 milioni e 800 mila euro che verranno utilizzati per la messa in sicurezza delle discariche, cercando di porre rimedio a quello che è uno scempio ambientale del nostro territorio: non dimentichiamo, infatti, che fino al 31 agosto 2018, anno della cessazione dei conferimenti, la discarica di frazione Pogliani era una delle più grandi del Piemonte”.

La Direzione Generale del Ministero dell’Ambiente avvierà ora un’interlocuzione con la Regione Piemonte, ed eventuali altre amministrazioni o enti interessati, per condividere la governance e le modalità operative per l’attuazione degli interventi di bonifica programmati. Un risultato importante, che arriva a pochi giorni dalla sottoscrizione della “Dichiarazione di reciproco impegno tra Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Chivasso, Smc S.r.l e Seta S.p.a, finalizzata alla definizione delle azioni con carattere di urgenza nel complesso delle discariche di Chivasso” e cioè per l’estrazione del percolato. E’ questo, al momento, uno dei punti centrali per la messa in sicurezza dell’area: la realizzazione di un percolatodotto che collegherà tutti i pozzi di raccolta del percolato stesso, ad una dorsale che circonda la discarica, per andare a scaricare sulla rete fognaria della città, ovviamente in totale sicurezza, per collegarsi, infine, al depuratore in località Arianasso.

“E’ stato un grande lavoro di squadra – ha aggiunto il primo cittadino -, portato avanti insieme all’Assessore Pasquale Centin e con l’Ufficio Ambiente, senza mai dimenticare il forte supporto della Prefettura di Torino, da dove è partita la nostra azione, con le prime riunioni, il 17 e 31 luglio 2017, subito all’indomani del nostro insediamento, e poi il 15 novembre 2017 a Roma, al Ministero dell’Ambiente. E’ stato un impegno doveroso nei confronti della Città e dei Cittadini, che per tanti anni hanno subito il peso ambientale dell’avere questa grande discarica sul territorio, senza averne le adeguate compensazioni e le garanzie di sicurezza sull’area circostante e sottostante. La discarica non possiamo farla sparire: c’è e dobbiamo tenerla. Ma se c’è, allora facciamo in modo che la sua presenza sia garantita nel miglior modo possibile, mettendo a disposizione tutti gli aspetti tecnici più adatti a governarne l’impatto ambientale”.

“Questi sono risultati importanti che possono essere raggiunti soltanto con l’azione concertata della parte politica e della parte tecnica comunale, a cui vanno i nostri ringraziamenti più sentiti e il nostro tributo di stima – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente, Pasquale Centin -. Le somme che giungeranno dal Ministero, riguarderanno la messa in sicurezza delle Vasche. Siamo stati tenacemente sul pezzo ed oggi il panorama è drasticamente cambiato: il 31 agosto 2018 sono terminati i conferimenti nella discarica; la situazione di Seta Spa si è rasserenata, individuando in Iren Ambiente un nuovo partner industriale ed al quale è stato ceduto il ramo di azienda di Smc; abbiamo adottato tutte le azioni legali necessarie alla escussione delle fidejussioni: lo ha fatto la Regione con 612 mila euro per le Vasche 1 e 2, e Città Metropolitana con 747 mila euro per la Vasca 3; siamo usciti dalla solitudine che circondava il Comune di Chivasso nell’affrontare la questione e abbiamo instaurato un clima di concordia e collaborazione nelle azioni con Regione, Città Metropolitana e Arpa, grazie allo stimolo preventivo della Prefettura di Torino, che è stato determinante. Quando ci siamo recati a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, siamo stati derisi e qualcuno ha parlato di ‘turismo politico’: i fatti evidentemente dimostrano un’altra cosa. Abbiamo fatto il massimo che si potesse fare”.

La strada è ancora lunga, hanno comunque sottolineato il sindaco Castello e l’assessore Centin, ma i risultati del prossimo passo si potranno apprezzare già prima dell’estate, con la messa in azione del percolatodotto che consentirà di non trattare più la gestione dello smaltimento del percolato come una situazione emergenziale.

“E’ la fine di un incubo e desidero ringraziare a nome di tutta l’Amministrazione Comunale il sindaco Castello, l’assessore Pasquale Centin e la Struttura per il lavoro svolto e l’obiettivo raggiunto – ha concluso la vice sindaca Tiziana Siragusa -. Mi auguro che questa esperienza possa ispirare, in futuro, politiche ambientali basate su un’idea diversa: per decenni, infatti, abbiamo dovuto subire la presenza di queste discariche, per scelte che non sono state contraddistinte dalla lungimiranza”.

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