
Volpiano: operaio voleva gli arretrati, ma il titolare gli chiede, pistola alla mano, di licenziarsi

Voleva soltanto che gli fossero pagati gli arretrati che gli spettavano, ma la sua richiesta è cozzata contro la canna di una pistola spianatagli in faccia dal suo datore di lavore, un italiano di 40anni, residente a Torino. Protagonista di questa scabrosa vicenda che risale allo scorso mese di settembre del 2017 è stato un romeno di 36 anni. L’uomo era stato fatto salire con uno stratagemma a bordo dell’auto del titolare della ditta per la quale lo sfortunato romeno lavorava ed era stato portato a Volpiano in aperta campagna, dove ad attenderli si trovavano due albanesi di 42 e 32 anni residenti a Torini, complici del datore di lavoro.
La disavventura vissuta dal romeno ha avuto inizio quando è sceso dall’auto: dopo avergli puntato addosso una pistola i tre lo hanno minacciato di morte: una minaccia estesa anche alla moglie e al figlio. L’obiettivo degli estorsori era quello di costringere il romeno a firmare una lettera di licenziamento e di rinunciare a quanto gli spettava. Poi, i tre, sono risaliti in auto e hanno abbandonato la vittima dopo averla derubata del telefono cellulare e del portafoglio.
L’uomo, dopo essersi ripreso dallo shock iniziale ha raggiunto una colonnina SOS della vicina tangenziale ed è riuscito a dare l’allarme.
Ad avviare le indagini sono stati i carabinieri di Volpiano. Dopo aver raccolto sufficienti elementi di colpevolezza nei confronti dei tre uomini, i carabinieri della Compagnia di Chivasso hanno notificato un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla procura di Ivrea per rapina ed estorsione.