12/05/2021

Cronaca

Valperga e lo scolmatore mai costruito. Il sindaco: “Il problema c’è, ma non dipende da noi”

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VALPERGA – Quella dello scolmatore, ovvero il canale di scarico delle acque, è una bella “patata bollente” che Walter Sandretto, sindaco di Valperga ha ereditato dal suo predecessore. Il primo cittadino è perfettamente conscio del fatto che se lo scolmatore fosse stato realizzato, indipendentemente dal mistero della paratia chiusa nel rio Levesa, l’allagamento del centro storico di Oglianico, verificatosi nel pomeriggio di ieri, martedì 11 maggio durante un nubifragio, non avrebbe avuto luogo. “Fin dal mio insediamento quello dello scolmatore è stato il primo problema che abbiamo affrontato in Regione – conferma Walter Sandretto -. Il tema non è nuovo ma stiamo lavorando per giungere a una soluzione che sia il più rapida possibile”.

Per dirla alla Montalbano il “busillis” (ossia il nocciolo della questione) sta nel fatto che per procedere alla progettazione del canale che partirebbe da Valperga per attraversare Oglianico, Salassa per finire a Rivarolo Canavese, occorre attendere che i proprietari dei terreni sui quali lo scolmatore dovrebbe essere realizzato diano il loro assenso per procedere agli scavi chiesti dalla Regione Piemonte per verificare che sotto il terreno non si trovino reperti archeologici.

È soltanto dopo aver verificato che nel percorso individuato non vi siano aree di pregio archeologico, che il Comune potrà procedere alla progettazione e usufruire dello stanziamento di quasi un milione di euro necessari per la costruzione dell’opera. “A questi l’Unione Montana aveva aggiunto 100mila euro – precisa Walter Sandretto -. Noi siamo pronti a procedere ma senza l’assenso dei proprietari terrieri abbiamo le mani legate. Ma voglio essere ottimista e mi aiuto di poter iniziare la cantierizzazione dell’opera entro la fine dell’anno”. Il problema sottolinea il sindaco è anche rappresentato dal fatto che sarebbe necessario procedere alla manutenzione e al dragaggio del letto di tutta la rete idrica territoriale.

“Quest’estate abbiamo provveduto, in collaborazione con la Regione all’abbattimento degli alberi sulle sponde di corsi d’acqua che attraversano il territorio comunale, ma questo non basta. I fossati di scolo che costeggiano le strade sono tutti da rifare perché, alle prime piogge, si riempiono d’acqua e provocano continui allagamenti. Dispiace davvero per i danni subiti dai residenti in via Vesignano a Oglianico, ma anche la nostra rete stradale ha subito notevoli danni a causa del nubifragio. Ripeto: siamo convinti che lo scolmatore debba essere realizzato al più presto, ma questa è una cosa sul quale l’Amministrazione non può decidere autonomamente fino a quando non sarà accertato che questa non è un’area di pregio archeologico. Il motivo per il quale la precedente amministrazione non ha finora fatto nulla in questo senso mi è sconosciuto e ormai poco importa. Noi vogliamo operare attivamente affinché ciò che è accaduto ieri a Oglianico e più in generale sul nostro territorio., non abbia più a ripetersi”.

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