
In un libro il ricordo del sacerdote e giornalista don Peradotto, fondatore de “La Voce del Popolo”

Il cuorgnatese don Franco Peradotto, non fu soltanto un ottimo sacerdote ma fu anche un bravo e intuitivo giornalista. Fondatore del settimanale diocesano “La Voce del Popolo” crebbe più di una generazione di bravi giornalisti: nella redazione torinese del giornale, sono in tanti ad aver fatto la gavetta professionale. E tanti hanno fatto importanti carriera in quotidiani nazionali. Uomo, sacerdote, giornalista di razza: a raccontarne la statura morale, religiosa e vocazionale sono stati 34 giornalisti che, per anni, hanno collaborato alla redazione dello storico settimanale cattolico e che hanno affidato ad un libro dal titolo eloquente “Caro don Franco”, edito dalla casa editrice Mille e curato dal giornalista Luca Rolandi, la loro diretta testimonianza.
Nelle pagine del volume emerge anche un aspetto inedito di don Franco abituato a chiedere il massimo non soltanto dai suoi collaboratori ma anche e, soprattutto, a se stesso. Il libro “Caro don Franco” è stato presentato nella serata di lunedì 5 dicembre presso il Circolo della Stampa di Torino, ospitato nella prestigiosa cornice di Palazzo Ceriana Mayneri a Torino, dove hanno anche sede l’associazione Stampa Subalpina e l’Ordine regionale dei giornalisti piemontesi. Alla serata hanno preso parte in qualità di relatori Marco Bonatti, che è stato direttore de La Voce del Popolo dal 1995 al 2013, Gian Mario Ricciardi, già capo redattore del Tgr Piemonte e Roberta Pellegrini, direttore dell’Associazione Stampa Subalpina.
All’evento erano presenti, in rappresentanza di quel Canavese che ancora ricorda con affetto la figura e l’opera diocesana di don Franco Peradotto, i parenti del compianto sacerdote, il sindaco di Forno Canavese Beppe Boggia e il sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto. Città nella quale, a breve, verrà organizzata una seconda presentazione del libro.